I ribelli dell'Honduras - Film (1953)

Esotico-avventuroso non troppo riuscito. Intendiamoci: la vicenda, pur basata su canovacci triti e ritriti, riesce un minimo ad intrigare e la brevissima durata lo rende estremamente fruibile. Ciò che convince di meno sono certi dialoghi raffazzonati, gli effetti speciali dozzinali (cito il fintissimo sciame di insetti), le scenografie alquanto posticce. Si ha inoltre la sensazione che il film sia girato alla “buona la prima”. Jacques Tourneur ha fatto decisamente di meglio. Produce la celebre Rko.

Avventuroso senza troppe pretese diretto da Tourneur: la storiellina, pur esile e con meccanismi già noti (soprattutto nelle iterazioni tra i personaggi), si lascia seguire ed anche se mancano momenti memorabili, il ritmo e la tensione sono accettabili. Peccato però che la confezione sia troppo approssimativa (gli effetti speciali sono poveri ed oltremodo finti ed anche le scenografie non scherzano). Il maestro francese ha mostrato ben altre doti in diverse occasioni: qui bisogna accontentarsi.

Un insospettabile cittadino americano deve portare un forte somma di denaro a un generale dell'Honduras che s'è ribellato alla dittatura. Un film d'avventura, di matrice salgariana, ambientato nella misteriosa giungla dell’Honduras dove si celano mille minacce, con personaggi che si muovono in base a sentimenti fondamentali, come il desiderio di libertà, la giustizia, l’onore, l’amore, l’avidità, la vendetta. Regia vigorosa e sicura, trama tradizionale senza invenzioni ma ricca d’azione, atmosfera esotica, splendida fotografia dai colori accesi e fiabeschi.