Quando nell'incipit vedi scorrere ringraziamenti a Zoe Lund, alla Lindberg, alla Keaton, a Lado e Cane di paglia, capisci al volo che aria tira per quelle 4 povere giovincelle che attraversano la Pampa sulla loro autovettura... Un po' Zarchi e un po' Craven questo brutal-shocker argentino del 2008, squallido e sleazy come nemmeno i più sordidi exploitation anni '70. La passione cinefila c'è e si vede, ma l'impatto è irrimediabilmente attutito dall'assenza di un audio in presa diretta, che rende irreali e distanti le sequenze più impressionanti. Un rape''revenge col silenziatore.
MEMORABILE: Il silenzio disumano dei tre carnefici.
A Bogliano piace zozzo, ma non disdegna la tentazione autoriale; vuol fare la margheritina di campo parlando di letame, e a voler tenere il rape nella forca caudina della ieraticità e quello del revenge nel famolo 70's-80's et psychotronique, ecco servita l'aporia. Due piedi misura 40 in una scarpa da 36 non ci stanno, e a voler ripercorrere Zarchi emulando certo Haneke ecco ottenuto quell'ibrido che puzza al contempo di passione e di furbata, di epigonalità posticcia e di alzata d'ingegno. A guastar la festa, l'occhieggiar a chi di casa con un chilometrico pedigree tutelare: a riempir troppo la cesta, nulla in mano resta.
L'obiettivo di Bogliano era evidentemente omaggiare il genere rape & revenge e l'influenza dei classici (su tutti il cult Non violentate Jennifer) non è dissimulata in alcun modo, non fosse per l'ambientazione Argentina, comunque abbastanza generica essendo in campagna. La lunga scena rape non aggiunge nè toglie molto a quanto visto in passato e la parte revenge è sotto le aspettative; scene silenziose e inutilmente protratte e una fotografia a basso costo e piena di riverberi denotano il budget irrisorio. Il cuore c'è, il film un po' meno.
Rispetto alle precedenti prove, qui Bogliano risulta essere maturato sul piano registico, nonostante il budget sia immancabilmente basso, come dimostra la suspense sapientemente costruita in più di un'occasione. E' a livello di trama che si rischia la delusione, trattandosi di un comune rape and revenge senza alcuna originalità; inoltre sorge il sospetto che alcune scene siano state eccessivamente dilatate al solo scopo di raggiungere gli 80 minuti di durata, considerato che complessivamente accade ben poco. Solida performance delle protagoniste. Solo per i completisti del filone.
MEMORABILE: Le numerose fonti di ispirazione citate nei titoli di testa.
Il regista madrileno di origini argentine dirige un rape & revenge brutto sporco e cattivo. Le protagoniste sono convinte che passare del tempo da sole sia il modo migliore di divertirsi. Mal gliene incoglie lungo la strada polverosa in mezzo al (quasi) nulla. Il sangue zampilla soprattutto a partire dalla seconda fase, quando i nodi vengono al pettine e la corda morde il collo. I pochi dialoghi originano un'atmosfera opprimente ma spesso è l'impianto tensivo a risultare poco costante. Il comparto attoriale è di buon livello e la durata esigua fa sì che non ci si possa annoiare.
MEMORABILE: In un bagno assai sporco a piedi nudi; Sepoltura a due.
Adrián García Bogliano HA DIRETTO ANCHE...
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Ecco come avrebbe dovuto essere un degno remake di
I spit on your grave: duro, sporco, silenzioso, artigianale, old-style, senza patine fotografiche modaiole, ammiccamenti torture o fantascientifiche escogitazioni trappolistiche (ogni riferimento al film di Steven R. Monroe è puramente casuale...)
Peccato solo per l'assenza di un audio in presa diretta, che smorza di molto la potenza dei passaggi più insostenibili.
Un film argentino che risale a ben 3 anni fa, precedente cioè ad ogni possibile progetto statunitense di un remake del rape'n'revenge zarchiano.
Nei titoli di testa del film vengono ringraziati, per "l'aiuto spirituale", molti personaggi del Cinema (attori e registi) ed una miriade di pellicole più o meno celebri, che sembrano aver ispirato l'opera di Adrian Garcia Bogliano:
FILM
- Terrore al luna park (1985)
- Funny games (1997)
- L'angelo della vendetta (1981)
- La busqueda (1985)
- Vendetta fatale (1994)
- A history of violence (2005)
- Savage streets (1984)
- Un tranquillo week-end di paura (1972)
- Il giustiziere della notte (1974)
- L'ultima casa a sinistra (1972)
- I guerrieri della palude silenziosa (1981)
- Canoa (1976)
- Và e vedi (1985)
- La sposa in nero (1968)
- Angst (1983)
- Non si sevizia un paperino (1972)
- La tentacion desnuda (1966)
- Thriller: A cruel picture (1974)
- Non violentate Jennifer (1978)
- Classe 1984 (1984)
- ...E la notte si tinse di sangue (1976)
- Night of fear (1972)
- Code of hunt (1983)
- Mouchette: tutta la vita in una notte (1967)
- Gangster story (1967)
- Cane di paglia (1971)
- La casa sperduta nel parco (1980)
- La fontana della vergine (1960)
- Gymkata (1985)
- Il salario della paura (1977)
REGISTI
- Juan Josè Campanella
- Eduardo Sanchez
- Takashi Ishii
- Victor Salva
- Aldo Lado
- Carlos Reygadas
- Enzo G. Castellari
- Nicolas Roeg
- Donald Cammell
- Takeshi Kitano
- Don Coscarelli
- Gaspar Noè
- Fabian Bielinsky
ATTORI/ATTRICI
- Roy Scheider
- Zoe Lund
- Christina Lindberg
- Jaimie Alexander
- Chris Sarandon
VARI
- Boris Vian (jazzista, scrittore, ingegnere, cantautore e traduttore francese)
- Buford Pussel (wrestler e sceriffo del Tennessee)
Trivex ebbe a dire: DVD reperibile ad un costo contenuto, non in lingua italiana.
Non ci sono comunque molti dialoghi, il film è tutto affidato alle classiche situazioni del genere e il parlato chiarisce solo i caratteri delle protagoniste.