Horror in the high desert - Film (2021)

Un escursionista scompare nelle plaghe desertiche del Nevada. Familiari e amici lo ricordano tre anni dopo. Fastidioso e tediosissimo mockumentary ispirato alla reale vicenda di Kenny Veach, scomparso davvero nel 2014. Il regista se ne serve per innnestare nel finale un goffo e incongruo "found footage" di dieci minuti alla strega di Blair: torcia nel buio totale, suoni ominosi e sagome di chissà chi per farci credere chissà cosa. Dopo più di un'ora di insulse chiacchiere. Lo spettatore è avvertito.

Ottimo esempio di come il non-visto offra al cinema della paura una base molto più solida rispetto al visibile, specie in un contesto mockumentaristico. Il crescendo tensivo che va costruendosi nel corso della lenta, criptica e ansiogena sequela di interviste, foto e spezzoni da found-footage (si parla di un vlogger scomparso), che non dissimilmente da Lake Mungo raggiunge l'apice durante il famigerato "ultimo video", sfuma davanti a una rivelazione finale deludente, che mostra troppo e apre enormi buchi di trama. Un gran peccato, perché i primi settanta minuti sono puro creepy gold.