La prima cosa che si pensa è che la censura DC, quindici anni dopo, non avrebbe fatto passare la scena con le ballerine pochissimo vestite (e, forse, pure altro). L'irresistibile Armando (stesso nome dell'attore, il grande Francioni, in una sorta di autoironia) lo è ancora di più quando lui, anziano viveur, viene chiamato "signorino" dal fido Battista (Zoppetti). Bene Francioni (Camerini si limita a seguirlo), non così la Jacobini, la sua ultima mancata avventura, leziosa nella recitazione e scarsa nel caratterizzare un personaggio che risulta indefinito, in pieno limbo descrittivo.