Hellblock 13 - Film (1999)

Madre degenere si libera dei figli per spassarsela con l'amante; moglie maltrattata decide di farla pagare al marito; banda di motociclisti satanici compie rituale per far tornare in vita una compagna defunta. Trait d'union delle storie un'assassina incarcerata e in attesa d'esecuzione. L'idea è alla Creepshow, ma purtroppo Paul Talbot non è Romero e nemmeno Gunnar Hansen (più famoso per avere interpretato l'originale Leatherface) è Anthony Hopkins. Poca cura nella messa in scena, interpretazioni al limite della guardia e una colonna sonora spaccatimpani suggeriscono di starne a debita distanza.

L'anno di distribuzione è il 1999, ma il mood e l'assetto di questo piccolo portmanteau targato Troma appartengono di diritto alla decade precedente. Come ne I delitti del gatto nero, la prigioniera Debbie Rochon intrattiene il suo boia Gunnar Hansen raccontandogli storie dell'orrore; seguono tre episodi dal look sbrindellato, ma complessivamente maligni, campy e gore al punto giusto. Il primo è un mix fra il dancurtisiano "Bobby" e "Alta marea" di Romero; il secondo - il più dissacrante - una freddura misogina dal finale delirante; il terzo vanta notevoli SFX prostetici low-budget.