Lemoine dona chiaroscuri goticheggianti (il castello, il servo gobbo e sfigurato, le nebbie hammeriane tra i boschi) condensando il tutto in un'atmosfera morbosa e lasciva da fiaba per adulti, tra grandi momenti lesbo e copule ad alto tasso d'erotismo (il sesso a tre nella stalla tra i cavalli, davanti al caminetto) e anticiperà il suo personale conte Zaroff nel momento in cui la splendida e lussuriosa "amazzone" della Reynaud "caccerà", a cavallo, una contadinella. Una certa cura formale e una chiusa inaspettata che sfocia nell'horror lo rendono tra i migliori lavori di Lemoine.
MEMORABILE: Lemoine lega al letto la Reynauld; La Reynauld cavalca nuda; La corsa sotto la pioggia; La "lolita" seduce il servo sfigurato, arrapandolo.
Erotico melodrammatico e patinato in classico stile transalpino settantiano, in cui nudi e amplessi di svariata tipologia sono conditi da dialoghi esistenziali e filosofeggianti con una drammatica virata finale nell'horror, tanto prevedebile quanto sostanzialmente immotivata. Alla scarsa consistenza del contenuto fanno da contraltare l'eleganza formale, la suggestione delle location splendidamente fotografate e la musica suadente. Notevole il parco attrici, con una Reynaud matura che sprigiona eccezionale carica di sensualità. Decisamente inquietante lo sguardo spiritato di Lemoine.
MEMORABILE: La scena a tre nella stalla; La Reynaud nuda a cavallo.
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Lo locandina del film appare di sfuggita in Delitto sull'autostrada(1982), precisamente all'interno del fantomatico "Cinema Orvieto", in cui l'ispettore Giraldi e gli amici camionisti si recano per visionare l'altrettanto fantomatico film hard "Le pornomassaie" (tra le altre varie locandine esposte nella sala d'ingresso si intravedono anche quelle di Lo squartatore di New York e degli indavinottabili Le porno cameriere e Bocche viziose):