Del genere "telefilm in famiglia", Genitori in blue jeans è una serie tutto sommato valida anche se non particolarmente originale. Elemento trainante della serie era Kirk Kameron, che si cercò di lanciare (per quanto bravo) senza successo come idolo giovanile. Dopo questa serie infatti non avrà più ruoli significanti. Nel finale della serie fa capolino un convincente Di Caprio, come trovatello adottato dalla famiglia Seaver.
Telefilm brillante tra i migliori realizzati in quel periodo. Ben scritto e ottimamente interpretato da un buon cast d'attori. Thicke, oltre ad essere molto bravo e simpatico, è anche un cantante di discreto successo. Sua è la sigla d'apertura di Arnold. La Kerns è anche lei molto brava e in seguito è apparsa in svariati film per la tv, la metà dei quali non proprio memorabili. Del resto del cast bravo Cameron.
Una serie che purtroppo non gira tanto sulle tv free ed è un peccato, visto che, andandosi a riferire al suo periodo di uscita, questo serial è tematicamente uno dei migliori del suo genere. Indicatissimi soprattutto padre e figlio che, in perfetto stile metà anni 80, intrattengono e divertono con storie abbastanza interessanti. Che io sappia esiste anche un lungometraggio tratto dalla serie e, tra le altre cose, mi ricordo molto bene di un inquietante puntata speciale a sfondo horror, davvero riuscita. Ben diretta e ben interpretata.
MEMORABILE: La telefonata di cattivo gusto visibile nello speciale horror...
La sit-com, col talentuoso Kirk Cameron nel ruolo del figlio maggiore di questa famiglia americana, segue la via già tracciata da I Robinson e da Casa Keaton. Simpatica, ironica, ma anche umana e ricca di guest-stars famose. Da ricordare non solo la "sorella" di Kirk, Tracey Gold, ma anche la bella "madre", Joanna Kerns, che prima del serial vivacchiava di comparsate in telefilm e film tv. Che il patriarca sia poi interpretato da un cantante americano (Alan Tickle) mi stupiva, anche perché non dimostrava l'età che aveva. Tre.
MEMORABILE: La sigla iniziale con Tickle che si mette a cantare.
Una serie ben realizzata e memorabile. Di quelle che ci hanno accompagnato attraverso i flutti roboanti e glitterati degli anni '80 per farci approdare sulle rive dei più "sobri" '90. Il tema è quello tipico della famiglia, con taglio quasi da confezione pubblicitaria in cui s'affronta tutto con leggerezza e dinamicità. Tra star note e giovani idol in piena gavetta si segue con piacere, nonostante qualche ricorrente e banale cliché. Di grande successo anche per le ottime musiche di Steve Dorff.
Ottima sit-com, certamente fra le più riuscite di quelle ad ambientazione familiare. I pezzi grossi sono Cameron, vero perno della serie, nonché papà Thicke, cantautore perfettamente calato nel ruolo. Le puntate sono a tratti molto divertenti e la serie respira a pieni polmoni i ruspanti Anni '80 a stelle e strisce, per poi concludere placidamente nei primi '90, senza prolungarsi eccessivamente. Il cast è valido e degni di noti sono pure mamma Kerns e gli altri piccoli protagonisti, Di Caprio compreso. Un po' dimenticata. Da riscoprire.
Alan Thicke HA RECITATO ANCHE IN...
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MusicheMagnetti • 30/01/10 15:51 Call center Davinotti - 210 interventi
La sigla "As long as we got each other" è cantata da B. J. Thomas e Jennifer Warnes. Quest'ultima era già famosa ai tempi del lancio del telefilm per aver cantato in coppia con Cocker il tema principale di ufficiale e gentiluomo "Up where we belong" (Grammy). Successivamente nel 1987 cantò la canzone di Dirty Dancing "(I've had) the time of my life" successo globale premiato con Oscar, Grammy e Golden Globe.