Gelosia

Moglie contro segretaria: uno scontro leale, elegante, senza urla e strepiti. Del resto tutta la commedia è elegante, anche se parte da un soggetto tutto sommato, molto semplice, arricchito da una sceneggiatura sobria con dialoghi essenziali, che sembra lascino le cose in sospeso; ma lo spettatore è sempre a conoscenza di tutto e naturalmente tifa per un epilogo indolore: sarà così? A cavallo tra media e alta borghesia, in un'America vistosamente in ripresa, in un ambiente pubblicitario basato ancora sulla carta stampata. Attori in forma.

Il matrimonio felice di intraprendente editore entra in crisi quando la moglie inizia a sospettare che lo stesso abbia una tresca con la sua segretaria, anche se lui è innocente come un agnellino... Terzetto di protagonisti in gran spolvero per questa commedia degli equivoci coniugali, con Stewart a latere come moroso della Harlow che la vorrebbe trasformare in una moglie casalinga. Ed è proprio il personaggio della Harlow quello di maggior interesse: una donna intelligente, che ama il proprio lavoro e che saprà trovare le parole giuste per risolvere la crisi.

Simpatica, semplice commedia fatta di schermaglie amorose e gelosie in cui la sceneggiatura decide di mantenersi su una linea elegante senza mai strafare. Si segue bene, anche se manca di guizzi, e il lavoro del cast è degno di nota, soprattutto quello delle due protagoniste femminili, accanto alle quali persino un talento come Gable passa in secondo piano. Regia un po' statica, con inquadrature a volte protratte troppo a lungo.