Final portrait - L'arte di essere amici - Film (2017)

Final portrait - L'arte di essere amici
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/03/18 DAL BENEMERITO BEFFARDO57
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Beffardo57 24/03/18 12:22 - 262 commenti

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Ritratto di artista nella sua vecchiaia: Alberto Giacometti in un caotico atelier parigino all'inizio degli anni Sessanta, circondato dal compassato fratello, dalla moglie con cui ha un rapporto ondivago, dalla giovane e capricciosa prostituta che è la sua modella prediletta. Il film segue con affettuosa ironia le stravaganze del pittore all'opera e la sua studiata inconcludenza; non è un biopic ma una pellicola minimalista, quasi tenera, che evoca l'ambiente dell'epoca con tocchi precisi. Grande Geoffrey Rush nel ruolo del protagonista, adeguati tutti gli altri interpreti.

Tarabas 5/01/19 16:37 - 1878 commenti

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Il classico film che un bravo attore sogna di vedersi proporre per una vita. Poi, arriva il giorno in cui lo riesce a fare, ma da regista e lo gira come se il protagonista fosse lui: sempre in primo piano. La storia del celebre ritratto di James Lord è l'occasione per l'ennesima prova monstre di Rush nel ruolo di Alberto Giacometti, il geniale scultore e pittore svizzero, ritratto (è il caso di dirlo) nella sua caotica boheme parigina (forse un po' stereotipata). Film in cui non succede quasi niente, a parte l'esecuzione di un capolavoro.

Kinodrop 12/09/19 15:46 - 2950 commenti

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Nell’apparente caos dell’atelier strapieno di bozzetti e studi, di pennelli, colori, creta ecc ecc., si muove con aggraziata gravità il celebre artista svizzero, nell’impresa di portare a termine il ritratto di James Lord. Tucci si concentra sull’aspetto psicologico della creatività, tra mille ripensamenti ed estenuanti pose e l’impossibilità di esserne totalmente soddisfatto, attraverso una microstoria che coinvolge il modello, l’artista e i personaggi che lo contornano. Un grandioso Rush, quasi un Giacometti redivivo, lascia stupefatti.
MEMORABILE: Il tanto temuto pennello del grigio.

Galbo 6/11/20 17:04 - 12392 commenti

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Interessante documento sul rapporto tra due uomini diversissimi tra loro, e sul processo creativo. Il ritratto di Lord fatto da Alberto Giacometti è una testimonianza di vita vissuta e immortala un periodo storico e un contesto artisticamente e umanamente fertile. Il regista dimostra un’ottima capacità di ricreare l’ambiente della storia e valorizza al massimo la prova di Geoffrey Rush che da vita ad un vitale e tormentato Giacometti in quella che è una delle migliori performance della sua carriera. Non male la prova di Armie Hammer.

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