Dopo una prima parte non troppo esaltante, il corto prende quota negli ultimi due minuti, con le fantasmagoriche evoluzione delle danzatrici (le "farfalle" del titolo). Grandissima festa di colori per gli occhi. Per noi un po' di commozione al pensiero delle coloratrici dei fotogrammi, pagate a metro, che lavoravano di pennello per sbalordire con i cromatismi il pubblico dell'epoca. Bello.
Splendido esempio delle qualità del primo cinema italiano e del suo spessore drammatico. In un'ambientazione giapponese, un padrone tiene rinchiusa una farfalla e taglia le ali al suo innamorato. Bellissime le danze, sia quelle esotiche che la vorticosa e coloratissima sequenza finale alla Loïe Fuller ispirata ai Lumière: un vero caleidoscopio di meraviglia. Ma è il cuore del film a pulsare di grandi emozioni, e il concentrato di amore e tragedia in pochi secondi è di grande impatto. Un film che fece epoca.
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DiscussioneZender • 30/11/10 19:21 Capo scrivano - 48908 interventi
Pigro, io un corto di cui non si sa nulla, nemmeno chi sia il regista, eviterei di metterlo d'ora in poi. Inizia a essere di difficile identificazione, a meno che non sia uno straclassico. Già non mi piace metere n.d. nel cast, ma se la cosa si accompagna anche a un n.d. in regia eviterei. Peraltro dove lo trovo, per la locandina?
In realtà volevo metterlo perché è un precedente rispetto al corto "Les papillons japonais" di Chomon che è già presente nel database. Cioè: nel commento a quest'ultimo volevo segnalare il fatto che riprendeva questo film che è di un anno precedente.
Non so, vedi tu. A me sembra un film molto carino, anche perché ha una discreta complessità narrativa che si conclude con una bellissima esplosione coreografico-cromatica. Ma il discorso di principio sull'evitare film che non abbiano nessun nome di regista o attori mi sembra assolutamente comprensibile.
Insomma, non insisto per tenere la scheda: se la vuoi togliere, no problem.
In realtà volevo metterlo perché è un precedente rispetto al corto "Les papillons japonais" di Chomon che è già presente nel database. Cioè: nel commento a quest'ultimo volevo segnalare il fatto che riprendeva questo film che è di un anno precedente.
Non so, vedi tu. A me sembra un film molto carino, anche perché ha una discreta complessità narrativa che si conclude con una bellissima esplosione coreografico-cromatica. Ma il discorso di principio sull'evitare film che non abbiano nessun nome di regista o attori mi sembra assolutamente comprensibile.
Insomma, non insisto per tenere la scheda: se la vuoi togliere, no problem.
È un film presente in antologie, a colori del 1907, italiano...
L'ho visto. Non lo commento perché attendo la decisone di Zender.
Il regista potrebbe essere Gaston Velle o Mario Caserini (cfr. Wikipedia), ma è chiaro che non esiste nessun indizio. Su IMDB è dato come anonimo, mentre l'archivio della Cines non è ancora consultabile via web.
Decisamente è superiore al corto di de Chomon, anche se va detto che, da quando leggo nel sito, queste danzatrici furoreggivano nel cinema dell'epoca e che forse è eccessivo parlare di copiatura.
Gli ultimi due minuti sono eccezionali. Fotogrammi colorati, uno per uno, col pennello!
DiscussioneZender • 1/12/10 09:28 Capo scrivano - 48908 interventi
Ma no ma no, lo lascio, parlavo per il futuro. Meglio non inserire film non identificabili.