Death of a hoodlum - Film (1977)

Da Klimovsky, uno dei più dotati registi di genere iberici (soprattutto nel fantastico/horror), il titolo forse "fondativo" del mini-filone "quinqui" spagnolo, ovvero poliziesco metropolitano brutale e "realista". Naschy, l'uomo davvero dei mille volti del cinema popolare spagnolo, interpreta un rapinatore psicopatico con traumi edipici, ricercato (con gioielli di una rapina) dal suo boss, l'immancabile Frank Braña. Notevoli alcuni scoppi di violenza incredibili (Naschy uccide una delle sue amanti a terra con dei calci in testa), ma nel complesso il film abusa con i cliché.

Un peccato perché la parte iniziale della rapina e ancor più quella finale della resa dei conti non hanno niente da invidiare al miglior poliziottesco; in realtà, anche se la parte intermedia è melodrammatica tirandoci fuori il complesso di Edipo da una parte e la femminilità a lungo forzatamente repressa dall'altra, non è poi così prolissa come sembra. Il problema sono i due personaggi maschili: il padre, pur gravemente invalido, che vuol pateticamente comandare, e il protagonista, col mantra del "cervello" e le reazioni psicotiche, che proprio non riesce a creare empatia.