Film dall'enorme successo di critica, entrato prepotentemente nell'immaginario del pubblico, Blade Runner è un vero e proprio cult movie del genere fantascientifico, ma ebbe una travagliata gestazione. La racconta questo interessante e lungo (dura quasi quattro ore!) documentario che rivela molti retroscena del film, attraverso interviste al regista, al cast tecnico e agli attori, mostrando anche alcune sequenze inedite.
220 minuti per dissezionare uno dei film più famosi della storia del cinema. Pensato come un film di genere mid-budget, giorno per giorno diventa sempre più ambizioso. Tecnicamente raffinatissimo, nasconde mille retroscena sui trucchi, a volte imposti dalle circostanze, usati per creare la LA del 2019. Le grane coi produttori, la delusione dell'esordio, la resurrezione con l'homevideo e i vari cuts. Il culto pagano di cui è oggetto. Se siete fan di Blade Runner, non potete non vedere Dangerous Days.
MEMORABILE: Hampton Fencher su Deckard replicante o no: "La domanda è l'unica cosa interessante. La risposta è stupida".
Verrebbe da dire "Tutto Blade runner minuto per minuto": le bozze della sceneggiatura iniziale, le scenografie, la scelta del cast (prima di Harrison Ford si aveva pensato a Robert Mitchum o Dustin Hoffmann come protagonista), gli effetti speciali ottenuti con sagome e modellini, le difficoltà e gli infortuni sul set (la sanguinosa lotta tra Ford e la Hannah), l’impatto con pubblico e critica, i lasciti per il futuro. La genesi di un capolavoro raccontata dai suoi diretti artefici in un documentario di quasi quattro ore, imperdibile per ogni cultore del film e della fantascienza pre-digitale.
Quale e quanto lavoro può esserci alle spalle di un cult assoluto come Blade runner? Prova a spiegarcelo questo gargantuesco documentario di quasi quattro ore dove viene sviscerato e analizzato ogni più piccolo dettaglio di una produzione complessa e stratificata e che negli anni ha visto comparire più di un cut, fino a quello definitivo voluto da Scott fin dall'inizio. I problemi produttivi, gli attori, il lavoro su modellini e "atmosfera", la colonna sonora, tutto viene dissezionato con ritmo e un amore incondizionato verso un film irripetibile.
MEMORABILE: Daryl Hannah che presentandosi al provino per il personaggio di Priest si ispira al make up di Nosferatu.
Il più celebre making-of di De Lauzirika prende di petto il padre di tutti i cult movie e lo sviscera da cima a fondo in quattro ore di documentazione fluviale. Si fa prima a dire cosa manca: un'analisi circostanziata del processo di adattamento del romanzo di Dick e un approfondimento sul lavoro di Vangelis che ha contribuito in modo decisivo alla qualità immersiva delle immagini. Ciò detto, viene finalmente chiarita l'elaborata e stratificata produzione di un'opera "senza autore" dissipando, attraverso le dichiarazioni degli addetti ai lavori, falsi miti sulla discussa director's cut.
Charles de Lauzirika HA DIRETTO ANCHE...
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Per gli amanti del film e del documentario, la vicenda del film è raccontata (con ulteriori dettagli e interviste) nel libro di Paul Sammons "Future Noir - The making of Blade Runner", purtroppo mai tradotto in italiano.
Il libro è un'autentica bibbia ed è stato scritto in più edizioni da Sammon, che iniziò a interessarsi del film quando, giovane cronista di spettacolo, fu inviato sul set per scrivere un pezzo su questo nuovo film di Ridley Scott e Harrison Ford, di cui si sapeva poco.
C'è anche una pagina Facebook ufficiale, curata dall'autore.