Vigorosamente diretto da Gries, il film si fa apprezzare per le venature malinconiche con cui si avvolgono i temi cari al genere, della vendetta, del destino avverso e del rapporto con la natura. Di taglio documentaristico e asettico, è un interessante ritratto dell'America rurale, polverosa e inospitale. Confezione di buon livello. Heston è un monolite, come deve essere.
Tom Gries dirige un western bello e ingiustamente poco conosciuto, che riflette il tempo in cui è stato realizzato (1968). Si tratta infatti di un film che sfugge i canoni narrativi classici del genere, dando spazio maggiormente alla caratterizzazione dei personaggi e alla scelta di toni aspri e antiromantici, e lasciando alla parte finale le scene d'azione più convenzionali. Fotografia eccellente, così come l'interpretazione di Heston.
Tolto l’inizio con la descrizione della vita e del lavoro dei mandriani, nulla di nuovo in questo western, che si alimenta dei vecchi luoghi comuni del genere – il cowboy anzianotto, la donna sola e il figlio, con inevitabili derive sentimentali –, della fotografia dei paesaggi americani, di una regia di mestiere e della solida professionalità della star Charlton Heston. Donald Pleasence si fa onore con la caratterizzazione di un predicatore folle e degenerato che, insieme ai suoi degni figlioli, sembra provenire da un italoater. **/**!
MEMORABILE: Heston che prende a padellate i giovani e arroganti cowboys; i cowboys che poco gradiscono farsi il bagno.
Un baffuto Charlton Heston è il protagonista di questo bel western non tanto conosciuto ma con notevoli potenzialità. Un film nel quale il grande attore è protagonista assoluto, mentre in altri film (kolossal esclusi) si era dovuto accontentare della medaglia d'argento. Splendidamente fotografato, paesaggi immortalati in tutta la loro vastità e splendore. La regia di Gries è efficace e luminosa e lo spettatore apprezzerà sicuramente la cadenza imposta dal regista. Ottimo Pleasence, predicatore che non ha nulla a che fare con il buon Dio.
MEMORABILE: La faccia di Heston al momento di fare il bagno; Il protagonista che poco a poco scopre sentimenti e rivela le debolezze.
Parte bene con uno stile secco quasi documentaristico sulla vita grama dei cowboy, poi però nella seconda parte si ritira verso un più scontato sentimentalismo con il rapporto amoroso tra due animi solitari e segnati dalla vita. Più che al filone crepuscolare sembra debitore degli spaghetti-western, con un Pleasence che balla come uno spastico a capo di una famiglia degna delle Colline hanno gli occhi. Ed anche il finale non è chiaro... Comunque ottima come sempre la fotografia di Lucien Ballard.
MEMORABILE: Il ballo di Pleasence; Le padellate di Heston in testa ai colleghi bovari più giovani che lo istigano; I commenti cretini del cuoco Slim Pickens.
Un bel western maturo, che non rinuncia all'azione (anche piuttosto cruda) ma che ha il pregio soprattutto di sviluppare bene i suoi personaggi e di descrivere senza troppi fronzoli la vita dei cowboy nel west e la difficoltà di gestire i rapporti in mezzo a tanta desolazione e violenza. Heston regala una bella prova e Pleasence è semplicemente fantastico come pazzo schizzato. Da vedere.
Film "figlio" di un certo revisionismo del genere western che, in quel periodo (1968), stava caratterizzando il genere. Un particolare su tutti la presenza della neve sulle montagne che contrasta i paesaggi assolati. Charlton Heston è un cowboy esperto in mandrie che, ritrovatosi senza lavoro si imbatte in un gruppo di prepotenti predicatori che lo seguiranno fino alla capanna dove dovrà passare l'inverno, occupata da una signora con la quale nascerà un'intesa. Film molto più crepuscolare che cinico. Con una buona dose di sentimenti.
Alla soglie dei cinquant'anni, Will Penny sente il peso della vita da mandriano, senza fissa dimora e senza legami stabili. L'incontro in circostanze drammatiche con una donna e con suo figlio potrebbe forse portare ad una svolta ma... L'artigiano Gries dirige uno dei western più efficaci nel descrivere una figura spesso miltizzata cone quella del cowboy, avvalendosi di un cast di prestigio in cui, accanto a Heston in un ruolo roccioso ma anche molto malinconico, spicca il volto allucinato di Pleasence predicatore folle. Belli i paesaggi messi in risalto dalla fotografia di Ballard.
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HomevideoRocchiola • 5/01/17 14:37 Call center Davinotti - 1318 interventi
DVD Paramount di ottima fattura ancora in catalogo.