C'est pour les orphelins - Corto (1916)

Corto della serie che vede Bout de Zan tra i protagonisti; discretamente movimentato, cosa che lo rende di facile fruizione. La storia è minimale e vede un artista, dal sonno piuttosto pesante, svegliato dalla buona notizia di un ingaggio alla Gaumont. Lì sarà impiegata l'intera famiglia ma non tutti saranno soddisfatti del ruolo ricevuto. Niente di eclatante, ma tutto sommato si è di fronte a un prodotto vivace ben interpretato dal cast. Non male.

Curiosa operazione, che vede il cast, preso da I vampiri e da Judex, impegnato in una  breve comica (circa tre minuti). Ovviamente dirige Feuillade e, ancor più ovviamente, la parte più buffa è affidata a Lévesque. Colpisce la presenza di Musidora in un ruolo di domestica, ma poi il personaggio sa mostrare il suo caratterino. L'aspirazione cinematografica della famiglia che accorre alla Gaumont è frustrata da un copione insoddisfacente: quando, nel finale Bout-de-Zan mostra un cesto di rape, si realizza un gioco di parole: "navet" in francese significa sia rapa sia filmaccio.

Davvero delizioso questo breve cortometraggio che ci fa entrare in modo spiritoso nella creazione cinematografica. L’inizio con l’artista che dorme in posa divistica è divertente, mentre la seconda parte ci porta dentro gli stabilimenti e dentro i meccanismi con la lettura della sceneggiatura. Insomma, una buona idea che al metafilmico intreccia il comico (o meglio l’umoristico) con arguzia e simpatia. Buona anche l’alternanza dei piani, che offre qualche interessante primo piano o piano americano.