Bros - Film (2022)

Commedia romantica che attraverso l'ironia lascia intendere quanto l'amore (a prescindere dal genere sessuale) sia un sentimento difficile da trovare ma soprattutto da vivere. Bobby e Aaron sono infatti due uomini dal carattere opposto che si piacciono ma devono affrontare le difficoltà di una qualunque coppia etero. Il regista affronta l'argomento senza scendere in dettagli pruriginosi ma con una naturalezza disarmante, aiutato da due protagonisti affiatati e teneri (il personaggio del bravo Eichner colpisce maggiormente per quella sottile malinconia dietro agli ampi sorrisi).

Pur attratti l'uno verso l'altro, esitano per la paura di impegnarsi sentimentalmente... Un "Harry ti presento Harry" aggiornato ai tempi del web in cui si può combinare una serata di sesso con uno sconosciuto previo invio di foto delle parti intime, ma c'è ancora spazio per i soprassalti di cuore e per il desiderio di vivere accanto a una persona anche se non si parla più di amore eterno ma di una convivenza di almeno tre mesi. Commedia romantica ben scritta e ben recitata, priva di volgarità, a tratti didascalica ma piacevolmente auto-ironica verso gli stereotipi sul mondo LGBT.

L’attivista gay che non si vuole innamorare e il bòno che vuol solo far sesso con i palestrati: più dell’inevitabile storia d’amore, tutto sommato convenzionale nelle dinamiche, e comunque ben costruita e ben raccontata, è la descrizione dell’ambiente lgbtq newyorkese a risaltare per la capacità di incunearsi nelle sue tante anime, piagate dal politically correct e dalle sue problematicità, non senza qualche accenno satirico e un sano orgoglio movimentista. Il risultato è una commedia piacevole, spiritosa e frizzante.

La rom-com gay che cerca di essere commissionata all'inizio del film al protagonista, scrittore-podcaster queer, si realizza sullo schermo quando a innamorarsi è proprio lui, cinico quarantenne ormai abituato alla vita da single. Il risultato è una commedia verbosa, brillante, che ripropone per filo e per segno la "normalità" della commedia americana dal punto di vista di una comunità queer immersa nella continua lotta per l'affermazione, sociale ma anche interna - e qui sta il contrasto più buffo. Un film forse un po' lungo - la parlantina di Eichner a tratti stanca! - ma riuscito.