Un’impressionante stop motion e un 3D piuttosto sapiente si uniscono per creare un notevole prodotto artistico-animato, che visivamente colpisce e affascina (i boxtroll coordinati, che sfruttano le scatole per superare ostacoli, o raggiungere oggetti; la scivolata nel quartier generale sotterraneo, che coinvolge lo spettatore). Piuttosto godibili anche alcuni personaggi, dal padre che non ascolta la figlia, neanche davanti alla realtà (adulti ottusi), al cattivo voglioso di potere, qui rappresentato da una tuba bianca (un vuoto simbolo come un altro). La storia è solo contorno. Da vedere.
MEMORABILE: L'infanzia del protagonista accudito da Pesce; Le dissertazioni dei due scagnozzi (i loro dubbi); Le reazioni allergiche del cattivo (più cattivo).
Film ironico sapientemente sceneggiato. Come al solito dietro un film di animazione per bambini si cela una verità per gli adulti. Per tutto il tempo il film coinvolge con trovate divertenti e pochi dialoghi (infatti i Box Trolls parlano un linguaggio a noi comuni mortali incomprensibile). La parodia delle varie parti sociali (caste?) è irriverente e pungente: chi comanda non ascolta i bisogni della gente comune continuando a proferire frasi in un contesto onirico e allucinante. Davvero una gradevole visione.
Sembrano personaggi usciti da un film di Tim Burton o dal regista di Nightmare before Christmas, questi boxtroll del titolo, "cattivi" loro malgrado, perché quello vero ha deciso di "farli fuori" con la scusa della sparizione di un bambino di un inventore. Strampalata e riuscita commedia in stop motion dove tutto è stravagante; non solo i boxtroll ma anche gli abitanti del paese, fissati col formaggio e con i cappelli a tuba. Simpatici i due bambini protagonisti, ma non come i boxtroll che strappano risate e anche commozione. Un gioiellino.
Maestri della tecnica della "stop motion", gli artisti dello studio Laika confermano il grande talento delle opere precedenti realizzando un film che è una festa per gli occhi ma che non manca di significati ed è portatore di una morale comprensibile al pubblico di tutte le età, quella dell'accettazione della diversità. Pregevoli gli sfondi, eccellente l'animazione, in Boxtrolls la storia è intrigante e raccontata con grande senso del ritmo e una bella caratterizzazione dei personaggi. Peccato che il doppiaggio lasci a desiderare.
Sì bello, ben realizzato e pregno di diversi significati. Non c'è il personaggio mattatore ma ce ne sono tanti e vari, ognuno con le sue movenze e abitudini di vita. Gli autori riescono a combinarli con bravura, mettendo in scena alcune sequenze indovinate e un'ambiguità di fondo propria di film di altro genere. Godibile dall'inizio alla fine e tutt'altro che stupido.
Nei sotterranei del paese di Pontecacio vivono creaturine gentili ed innocue che però, per colpa delle trame di un malvagio, sono ritenute responsabili delle peggiori cose, compresi rapire bambini e rubare il prezioso formaggio... Deliziosa fiaba dark di ambientazione ottocentesca animata con tecnica mista (stop-motion, disegni e CG) con personaggi fortemente caratterizzati in senso grottesco e pregevoli macchinari cyber-retrò. Il messaggio è quello di non aver paura del diverso proposto da tante altre opere ma sempre valido e qui presentato con garbo e fantasia.
MEMORABILE: I boxtrolls si dispongono per dormire; Gli effetti del formaggio sul malvagio; La macchina con cui si presenta al palazzo per reclamare il suo premio
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Terminato il film, uno degli scagnozzi parla di colui che li anima spostando ogni singola parte del loro corpo infinite volte e di pochi centimetri. Secondo lui è un hobby, o lo fa come secondo lavoro. Intanto, mentre intrattiene gli spettatori, si vede l'ombra accelerata del poveretto (in realtà un mito), che gli dà vera e propria vita.