Note: Il regista è l'americano Stanley Prager mentre i due registi accreditati nella versione italiana (entrambi dietro pseudonimo Luciano Sacripanti e Giorgio Gentili) sono solo prestanome.
Curioso esempio di quanto si sperimentasse nel cinema italiano di genere negli anni d'oro: il western che incontra la fantascienza. Hollywood ci arriverà 30 anni dopo... C'è un nuovo sceriffo in città, come al solito è uno straniero che viene da chissadove, ma stavolta ha un asso nella manica: un robot-pistolero che lui comanda con un telecomando. Esilarante variazione del western, girata troppo in anticipo con i tempi per essere compresa.
Divertente parodia western di stampo cartoonesco ed avvenieristico in cui l'attrazione speciale è un pistolero-automa. Di sicura presenza cult Tom Bosley pre-Happy Days nei panni di un inventore pasticcione, e una battagliera Sandra Milo, che recitano a fianco di Guy Madison (doppiato da Pino Locchi), spavaldo tiranno che vive in un castello, e Riccardo Garrone, implacabile killer nerovestito. Il regista è l'americano Stanley Prager, che l'anno prima aveva diretto il parimenti parodistico e caricaturale Un dollaro per 7 vigliacchi con Dustin Hoffman.
MEMORABILE: I malfunzionamenti di Bang Bang Kid.
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Come ha spiegato l'attore Riccardo Garrone nel "Dizionario del western italiano" di Marco Giusti, il regista di questo film è l'americano Stanley Prager - che peraltro qualche anno prima aveva già diretto Tom Bosley nel telefilm "The Star Boarder" -, mentre i due registi accreditati nella versione italiana (Luciano Lelli e, dietro pseudonimo, Giorgio Gentili) sono solo prestanomi.
Garrone sostiene inoltre che Prager abbia diretto anche Un dollaro per sette vigliacchi", con Gentili ancora come prestanome.