Note: Il soggetto del film è tratto dal romanzo breve "Il giudice e il suo boia" (titolo originale: Der Richter und sein Henker) dello scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt, scritto nel 1952.
Commissario di polizia tenta di incastrare un pericoloso gangster con il quale ha un vecchio conto da saldare. Dal romanzo di Friedrich Dürrenmatt, è un poliziesco lento e troppo scombinato per poter risultare interessante. Troppi passaggi a vuoto e personaggi lasciati in balia di sè stessi. Schell, ottimo attore, firma un opera del tutto inutile. Cast all star completamente sprecato.
Deludente riduzione cinematografica del romanzo di Dürrenmatt, che risulta piuttosto debole soprattutto dal punto di vista narrativo a causa di una scenggiatura dai ritmi molto lenti e dilatati oltre che farraginosi. A favore del regista (l'attore Schell passato dietro la mdp) c'è però una certa capacità nel creare una bella atmosfera di disfacimento e decadenza. Peccato che il resto non funzioni quasi per niente.
Affascinante poliziesco filosofico/religioso, una avvincente partita a scacchi esistenziale tra un Dio malato, un vecchio demonio e un giovane satana che si redimerà solo con la morte. L'atmosfera è livida, sonnacchiosa e "malsana". I toni del racconto stanno tra il "classico" polar, l'avant e il bizzarro. La storia d'amore, a velocità tripla (se non quadrupla), tra Jon Voight e Jacqueline Bisset è puro tessuto tumorale, surreale sberleffo, incongruo film nel film. Scialba la colonna sonora di Morricone.
Un soggetto bellissimo, fornito dal rigoroso giallo etico di Dürrenmatt, ed un cast internazionale ragguardevole (anche se la "parte" assegnata a Sutherland lascia perplessi): le premesse per un buon film c'erano, ma Schell, decisamente più dotato come attore che come regista, le spreca dirigendo un film fiacco e piuttosto tedioso, poco curato anche dal punto di vista della confezione, con una fotografia piatta e una colonna sonora incolore nonostante porti la firma di Morricone. Ne risentono anche le performance degli attori, in particolare di Voight, fastidiosamente sopra le righe.
Donald Sutherland HA RECITATO ANCHE IN...
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CuriositàDaniela • 31/12/16 12:04 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Il soggetto del film è tratto dal romanzo breve "Il giudice e il suo boia" (titolo originale: Der Richter und sein Henker) dello scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt, scritto nel 1952.
L'opera aveva avuto in precedenza una trasposizione televisiva in Italia: si tratta dello sceneggiato del 1972 dal titolo Il giudice e il suo boia diretto da Daniele D'Anza, con Paolo Stoppa (Barlach), Ugo Pagliai (Tschanz), Franco Volpi (Lutz), Glauco Mauri (Gastmann).
CuriositàDaniela • 31/12/16 18:01 Gran Burattinaio - 5930 interventi
Il film diretto da Schell può contare su un cast internazionale di rilievo, con alcune particolarità:
1) il ruolo del commissario Bärlach, che tira i fili di tutta la vicenda, è ricoperto da Martin Ritt, molto più noto come regista che come attore;
2)Donald Sutherland è accreditato in IMDB come "Corpse of Lt. Robert Schmied": infatti compare come cadavere all'inizio del film, oltre ad apparire in alcune fotografie;
3) In un ruolo secondario recita anche l'autore del romanzo da cui è tratto il soggetto, ossia Friedrich Dürrenmatt.