Amore senza filtro - Corto (2005)

Il tradimento, la vendetta e il perdono (nella sua accezione cristiana, simboleggiata dall'immagine del volto di Gesù) si incontrano in un cortometraggio le cui riprese lentissime, i dialoghi quasi del tutto assenti - tosto sostituiti da una canzone di Paolo Conte - e la nebulosità ricreata da un triste bianco e nero, rispondono ad una logica autoriale spesso stucchevole e fine a se stessa. La recitazione si attesta su livelli più che buoni, basandosi su attori rodati: tra questi il sempre grande Carnelutti nella sua performance muta ed assorta.

Il film riesce a raccontare con sensibilità e sottigliezza il senso di umiliazione di un vecchio che la giovane moglie tradisce platealmente sul suo stesso letto. Anche grazie ad attori capaci di belle intensità, il corto (pur con piccole ingenuità) ha dalla sua la capacità di trasmettere una forte emozione più che di raccontare una storia, grazie alla pacata descrizione di volti e ambienti che spalancano l'infinito dolore di un uomo incapace di affermare la sua dignità.

Una storia d'impatto. Ancora una volta si sceglie il b/n che molto aiuta, ed in certi passaggi il corto ne ha bisogno. Inutile non sottolieare l'ottima prova di Carnelutti, mentre nella stanza attigua si percepisce un senso di incompletezza. Come inquadrature ed espressioni poco curate o mal rese. Il flashback dinanzi allo specchio dà spessore. Le musiche, di Conte, a mio giudizio dicon troppo e, seppur bella, la canzone non mi convince appieno. Detto ciò è un buon corto, anche se a mio giudizio ancora cerbo.