Amazing - Fabio De Luigi - Film (2023)

Tra candid camera e spettacolo preorganizzato, non sempre si capisce dove cominci l'uno e finisca l'altro. Di sicuro al centro di tutto c'è Fabio De Luigi che, nei panni di se stesso, deve recarsi presso un grande Hotel di Roma (il St. Regis, per la cronaca) per ritirare il misterioso “Amazing award”, premio – si presuppone – alla carriera. Gli è stato detto che lì incontrerà vecchi amici e che gli succederà “qualcosa”, ma il cosa resta ignoto a noi come a lui. Di fatto accederà a una serie di stanze dove lo aspetteranno scherzi di vario tipo, organizzati da persone che con lui hanno condiviso parti della carriera.

Virginia...Leggi tutto Raffaele lo attende ad esempio in una sala dove si proietteranno – così dice – tutti i film da lui girati, uno dopo l'altro a cominciare da qualcosa di molto “amatoriale”. De Luigi siede e, dopo una breve presentazione, la sorpresa si materializzerà sullo schermo. Uscito dalla sala proseguirà il suo personalissimo viaggio organizzato per provocare in lui quelle reazioni che - parlando di un comico – si è certi divertiranno. Parzialmente così è, ma in verità gli scherzi si esauriscono in pochi minuti senza che se ne ricordi nessuno di particolarmente incisivo. Ad essi si alternano una sorta di sketch in cui il protagonista è chiamato a interpretare alcuni personaggi (come il pasticcere che avrà un duetto con Cracco, il celebre chef) e a intrattenere facendo da spalla come nella scena con Virginia Raffaele (ancora lei) alla toilette.

Qua e là si sorride, magari ci si diverte come nello scherzo organizzato dalla Gialappa's band, che lo aspetta in una stanza buia, ma nel complesso si può più che altro apprezzare la scelta di uno show piuttosto insolito, che mescolando finzione e “reale” crea un ibrido non così di frequente sperimentato sui nostri schermi (ci si ricorda però il clamoroso effetto ottenuto anche qui da noi dall'esilarante BORAT). Qualche balletto pro-social, un intervento canoro del solito, geniale Elio in attesa del discorso conclusivo, quello che De Luigi dovrà tenere sul palco dell'albergo e al quale pensa fin dalla prima scena. Ad attenderlo il simpatico premio, un buffo omino che regge su di un'asta il sorriso con la freccia marchio di Amazon. Sulla carta (e nella ricca produzione) un'idea simpatica, nella realizzazione un'ora e un quarto con molti bassi e pochi alti, che si conclude se non altro con una simpatica esibizione a due: Olmo canta la sua storica “hit” insieme a Marco Mengoni. Si apprezza la verve di De Luigi, comico di valore, meno l'insieme, diretto da Alessio Muzi. Sarà una serie? Resterà un esperimento senza seguito? Al momento non è dato sapere...

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