Incredibile avventuroso degli Anni Sessanta, con un muscoloso Ali Babà, eroe forzuto, raddrizzatore di torti, playboy impenitente che però cede al corpo opimo della protagonista femminile, impersonata dalla polposissima cubana Bella Cortez, impegnata pure in una danza. Si procede fra banalità, il già visto, meccanismi infantili, snodi o del tutto prevedibili o incomprensibili o quanto mai improbabili. Recitazione imbambolata da parte dei due piccionci[o]ni. Ambientazioni arrangiate alla meno peggio, in un quadro di chiara povertà. C'è il nanetto Furnari.
MEMORABILE: In pochi secondi lei passa dalla voglia omicida al "Non posso… lo amo!".
Peplum arabeggiante girato in estrema povertà che si regge su una storia alquanto raffazzonata ad uso e consumo dei pochi denari a disposizione. Si ricalcano essenzialmente i tòpoi del genere senza troppa logica e i nomi dei personaggi, messi a caso, richiamano quelli classici della favolistica orientale in modo arbitrario. Superfluo parlare di recitazione, con il cast formato in gran parte da meteore del genere, con l'iraniano Ilosh forzuto di turno e qui decisamente inespressivo. Il regista tenta di utilizzare al meglio il risicato budget ma il prodotto resta scarso.
Furio Meniconi HA RECITATO ANCHE IN...
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Le coreografie del film, in realtà una delle pochissime cose che si salvano, sono curate dall'attore e coreografo messicano Tito LeDuc, che raggiungerà in seguito una vasta quanto estemporanea notorietà nel nostro paese nei panni di cofondatore e membro storico de Le sorelle Bandiera.