55 Passi - Film (2017)

La vera storia di Eleanor Riese, malata di schizofrenia, che combatte una lunga battaglia contro la somministrazione di farmaci senza consenso. Un dramma che vede una perfetta Bonham Carter ben coadiuvata dal battagliero avvocato interpretato dalla Swank. Molte parti dialogate, soprattutto nella aule del tribunale e momenti intimistici tra le due protagoniste. Nel complesso una pellicola veritiera che denuncia certe azioni non sempre consone.

Affetta da turbe comportamentali, una donna viene forzatamente sottoposta a trattamenti sanitari che ne minano ulteriormente lo stato di salute. Un'avvocatessa ne assume la difesa in nome del principio secondo cui anche i malati psichici hanno diritto di essere informati... Ispirato ad un vero caso di cronaca giudiziaria, il film fa onestamente il suo dovere riuscendo a coinvolgere lo spettatore per merito non tanto della regia di August, più diligente che ispirata, quanto della prova delle due protagoniste ed in particolare di Bonham Carter.

Segue il classico schema di tutti i film che offrono casi di Davide contro Golia giudiziari e, anche se August non abusa dei topoi del confronto processuale lasciando molto spazio al rapporto che si instaura tra Colette, l'avvocato, e la sua paziente, va detto che tutto procede secondo aspettative e con un preponderante schematismo di fondo. Quello che in effetti caratterizza il film sono la personalità bizzarra di Eleanore e la prova delle due attrici, ma non è che si traduca in qualcosa di molto coinvolgente.