Gilda - Film (1946)

Gilda

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/04/07 DAL BENEMERITO CAESARS
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Caesars 16/04/07 09:28 - 3790 commenti

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Film entrato nella storia del cinema più che altro per la sensuale presenza di Rita Hayworth. Ambientato nell'Argentina dell'immediato dopoguerra segue le vicende di Glenn Ford, sicuramente non in una delle sue migliori interpretazioni, giocatore d'azzardo che diventa braccio destro del misterioso personaggio interpretato da George MacReady. Le cose si complicheranno quando quest'ultimo si sposerà con Gilda (La Hayworth, ovviamente) ex-fiamma del nostro eroe. La trama non è particolarmente interessante e risulta un po' datata.

B. Legnani 21/03/08 17:11 - 5532 commenti

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Superfluo parlare della Haywhort, d'una bellezza addirittura accapponante. La cosa che più mi è piaciuta è la raffica di grandissime battute “da film” contenute nei dialoghi, fra le quali la fantastica «Salve! Mi riconosci? Sono Gilda, tua moglie!». Il film è bello: le due ore volano. Peccato che non si sia voluto fare un noir fino in fondo, perdendo quella credibilità che la sontuosa messa in scena aveva saputo conquistare, nonostante l’inverosimiglianza.
MEMORABILE: La Hayworth che danza.

Daniela 5/01/09 08:44 - 12662 commenti

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Film che presenta molti caratteri propri del cinema noir del periodo: ambientazione esotica, voce narrante, trama complessa, moventi oscuri. Rimasto impresso nell'immaginario collettivo per la sfolgorante bellezza di Rita Hayworth, paradossalmente la figura femminile vi appare nel ruolo di "terzo incomodo". Per quanto occultato, è infatti evidente il legame omosessuale fra i due uomini del triangolo, l'unico in grado di spiegare allusioni e comportamenti altrimenti incomprensibili. Importante per la storia del costume, film imperfetto ma avvolgente e fascinoso.

Galbo 7/01/09 07:21 - 12393 commenti

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Buon film noir il cui grande successo deriva dall'interpretazione della sensuale Rita Hayworth. In effetti il soggetto del film è ricco degli stereotipi dei film di genere del periodo: la vita notturna, la malavita, le bische; la trama (come in ogni noir che si rispetti) è piuttosto complicato. Ciò che ha fatto (e fa) la differenza è proprio la Hayworth che lasciò un'impronta indelebile sul film con la sua prorompente fisicità.

Pigro 15/03/09 09:35 - 9666 commenti

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Il boss di una bisca sposa una donna che è stata l'amante del suo braccio destro, con immaginabili conseguenze. Tipico drammone hollywoodiano noir-sentimentale Anni Quaranta, con la dark lady Rita Hayworth in versione sexy-spumeggiante. Inutile dire che la storia non starebbe in piedi e che il film varrebbe poco nel suo complesso se non fosse per lei: l'attrice riempie di sé lo schermo con la sua luminosa bellezza e con una vitalità straordinaria, e riscatta tutto.

Saintgifts 8/09/09 22:26 - 4098 commenti

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È uno di quei films che si può anche solo ascoltare. Grande storia d'amore tra gente elegante e impomatata, felice e disperata. La guerra finisce nella realtà e anche nel film. L'uomo meno importante, non elegante e non impomatato, che tutto vede e tutto capisce, è quello che alla fine risolve. Bellissimo film con attori veri e con Rita Hayworth che canta, balla e fa innamorare tutti. Lei, bella da morire, ne ama uno solo. Un bianco/nero con luci e ombre perfettamente dosate. Ritmo costante. Tutto scorre catturando l'attenzione e l'emozione.
MEMORABILE: Amado mio...

Vanadio 29/04/10 19:12 - 105 commenti

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Celebre film del lontano 1946 (l'anno del test atomico Bikini e del costume). Un noir interessante, ma ancor più interessanti sono Glenn Ford dal capello brillantinato e la splendida, favolosa, magnifica, ironica e sorridente Rita Hayworth, nel ruolo di Gilda: sfacciatamente sensuale ma senza la benché minima traccia di volgarità. Curioso pensare che, nella vita privata, fosse una ragazza tenera e riservata...
MEMORABILE: (La deliziosa Hayworth, che domande... non s'era capito?)

Cotola 24/05/10 22:49 - 9044 commenti

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La trama è banale e prevedibile, finale compreso, ma è servita da una sceneggiatura piena di dialoghi scoppiettanti (lode a chi li ha scritti) come non mai in cui trovano posto dei personaggi straordinari tra cui l’esplosiva ed atomica Hayworth che trasuda sensualità da ogni poro della sua epidermide e che quando appare sullo schermo rischia di far bruciare la pellicola. Noir di rara bellezza impreziosito dalla fotografia del futuro regista Mathé. Mitico.
MEMORABILE: La Hayworth che canta, balla e si “spoglia”. Gli splendidi dialoghi.

Shannon 2/08/10 20:18 - 72 commenti

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Ci sono dei film che hanno oltrepassato la dimensione della realtà e sono entrati nella leggenda: "Gilda" è uno di questi. Impossibile giudicare il capolavoro di Charles Vidor con il metro che si potrebbe usare per un altro noir. Il devastante rapporto di amore-odio che lega Johnny Farrell e Gilda, l'enigmatica figura di Ballin Mundson, l'ambiguità che permea ogni momento della storia ed ogni battuta, rendono questo film assolutamente perfetto. Sconvolgente la sensualità della Hayworth.
MEMORABILE: "La odiavo tanto che non potevo dimenticarla neanche un minuto: era nell'aria che respiravo, nel cibo che mangiavo".

Domino86 14/10/10 17:19 - 607 commenti

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Un grande classico, pellicole che si vedono sempre con piacere nonostante siano passati parecchi anni dall'uscita. Noir unito al melodramma di una passione, dialoghi tipici dei film di quell'epoca, una voce narrante che unisce il tutto. Sicuramente da vedere.
MEMORABILE: Sai, se dovessi scegliermi un motto il mio sarebbe certamente: "Nessun divieto".

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Matalo! 25/07/13 19:48 - 1378 commenti

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Rivedere Gilda dopo tanti anni e rimanere incollati allo schermo: cosa adoro di questo film? Rita Hayworth, una delle dive più erotiche di sempre. I clichè noir spinti a mille, affioranti sopra pelle. L'intrecciata relazione Ford/MacReady, omoerotica. Tio Pio e la sua irritante saggezza e capacità di squadrare la gente. Il finale è certamente frettoloso ma è l'unico difetto di un film lussureggiante nella messinscena e nei dialoghi, così fulminei e intelligenti da farmelo preferire all'altro inventario dei clichè, Casablanca. Irresistibile.
MEMORABILE: "Sei presentabile?" "Lo sono. Più del necessario"; Il mancato strip finale; La Hayworth vestita da gaucho con mascherina.

Tarabas 28/10/13 11:47 - 1878 commenti

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Se questo film esce dall'aurea mediocritas di un buon melodramma noir d'epoca, put the blame on Rita. Molto più melò che hard boiled, Gilda è un classico triangolo con fastose coreografie, ambientazione esotica e qualche trasgressione al Codice Hayes (ah, quella zip). Tutto senza grandi sussulti (a parte forse l'uso insistito delle panoramiche), se non fosse per quell'entrata in scena leggendaria. Un primo piano vuoto che si "riempie", dei capelli prima e del volto sorridente poi, della Hayworth. E comincia un altro film, in cui c'è solo lei.

Homesick 17/08/14 17:06 - 5737 commenti

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Il fascino del similare Casablanca appartiene ad un livello cinematografico superiore, ma anche "Gilda" conserva intatta l'aura del classico: la tensione erotica distruttiva fra i due antichi amanti, il senso di caducità evocato dalla bisca sudamericana e l'arditezza del sex appeal che la Hayworth sprigiona nelle sue esibizioni al night. La necessaria forza di cui è privo il labile soggetto è supplita dai taglienti dialoghi ai vertici del "triangolo" Ford-Hayworth-MacReady e da organiche figure di contorno quali l'arguto cameriere "Zio Pio" di Geray e l'umanissimo detective di Calleia.
MEMORABILE: La Hayworth in "Put a blame on me", in cui si sfila un guanto accennando ad uno spogliarello che non ci sarà.

Deepred89 30/11/14 19:40 - 3706 commenti

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Classicone che parte come noir classico per poi spostarsi maggiormente sui territori del melodramma. In realtà nulla di particolarmente memorabile (e anche lo striptease della Hayworth, come tutti i miti, delude, anche se lei è fantastica), ma il triangolo funziona, i personaggi sono delineati con abilità e il crescendo è condotto con mestiere e tutto sommato non è nemmeno banale. Come scontato, tecnica senza la minima sbavatura. Bel film.

Giacomovie 31/10/15 05:57 - 1398 commenti

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A proposito degli uomini con cui ebbe una relazione, Rita Hayworth disse una frase rimasta celebre: “Vanno a letto con Gilda e si svegliano con me”: essa testimonia la presa di distanza dal personaggio del film rispetto al suo modo di essere, però dallo schermo traspare un’immedesimazione di totale naturalezza e spontaneità con quella che sarebbe diventata l’icona della donna ammaliatrice per eccellenza. I dialoghi ottimamente studiati danno al film l’aria di un prodotto intelligente e nella trama non mancano i risvolti ambigui e interessanti.

Faggi 27/12/15 18:45 - 1549 commenti

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Noir a tinte melodrammatiche o melodramma a tinte noir? C'è un uso addomesticato e quasi divulgativo di certi codici del film nero e maestria nel mascherare il melò con tali codici, che intriga. Lo rivedo sempre con piacere e anche se sono vicino all'esserne saturato, scopro cose nuove e raffinatezze che contestualizzate non sono da poco. Comunque un classico, con la Hayworth che fa tutto il film e tiene la scena da vera divina.

Myvincent 31/01/16 11:49 - 3741 commenti

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Film dei film, epocale (la pettinatura di Gilda divenne "virale" ai tempi), trattasi di un cult che oramai ha superato il concetto di tempo e spazio. La trama ha attinenze psicoanalitiche, con una donna che tende sempre a innamorarsi di uomini impossibili e "schiaffeggiatori". Lucida, fulgida fotografia in bianco e nero che esalta lo strepitoso strip-tease dell'atomica Rita Hayworth.
MEMORABILE: La condotta "immorale" di Gilda, fra fughe varie e locali sexy...

Paulaster 19/09/17 10:19 - 4419 commenti

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Baro al gioco viene assunto da un proprietario di bische la cui avvenente moglie faceva parte del suo passato. Sorta di ménage à trois dove lo scontro tra odio e amore si mischia al limite del torbido. La Hayworth è di una sensualità selvaggia che riempie la scena e fa scordare la cornice nazista in Argentina. A volte il film sembra richiamare Casablanca per dialoghi con frasi fatte e per una conclusione che gli si avvicina molto. Ottima fotografia e primi piani passati alla storia.
MEMORABILE: La Hayworth spesso maltrattata; La Hayworth alla chitarra; La Hayworth in “Amado mio”.

Noodles 25/07/22 13:21 - 2228 commenti

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Le moderne femministe probabilmente si infurierebbero alla vista di questa pellicola, che mostra dall'inizio alla fine tutti gli anni che ha. È un film ad uso e consumo del fascino della Hayworth, lanciata nell'immaginario collettivo in uno dei personaggi più noti della storia del cinema. Non c'è molto altro, perché la trama in sé è piuttosto debole, ripetitiva e in alcune parti anche poco credibile. Ma è film mitico, e grazie al suo retrogusto noir riesce comunque ad essere gradevole, sebbene ci si aspettasse qualcosa in più. Da vedere per cinefilia.
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  • Curiosità Gugly • 16/03/09 19:46
    Portaborse - 4710 interventi
    Rita Hayworth nelle canzoni è doppiata.
  • Curiosità Daniela • 13/10/09 15:22
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Rita Hayworth nelle canzoni è doppiata.

    Rita Hayworth viene doppiata da Anita Ellis, sia nel celebre "Amado mio" che nella versione da night-club di "Put the Blame on Mame". La Hayworth canta invece con la propria voce nella scena in cui, accompagnandosi con la chitarra, intona nuovamente "Put the Blame on Mame".
  • Homevideo Digital • 1/11/18 09:28
    Portaborse - 3997 interventi
    Dvd A&R (con doppiaggio d'epoca) disponibile dal 23/11/2018.
  • Homevideo Caesars • 31/05/21 11:41
    Scrivano - 16811 interventi
    In uscita, il 7 Luglio,  il bluray Sony
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