La lettera accusatrice - Film (1951)

Un uomo gravemente malato e inchiodato al letto (Barry Sullivan) accusa la moglie di tradirlo ed è convinto che lei vuole ucciderlo, tanto che scriverà una lettera accusatoria alle autorità competenti... La pellicola di Garnett, girata quasi interamente in un'unica location, gioca sulla tensione al cardiopalma vissuta dalla protagonista (una splendida Loretta Young) fornendo allo spettatore le condizioni per una certa apprensione. Ritmo serrato con qualche concessione ai vezzi di quel tempo.

Un delirio di vendetta contro la moglie premurosa e affabile acceca la vista di un uomo moribondo concretizzandosi in una lettera di grave accusa. B-movie in formato economico, ha tutti gli elementi descrittivi dell'America perbenista e di facciata che sovrastano di gran lunga quelli thriller, con poca introspezione psicologica. Finale manicheo degno del suo complessivo contenuto.

Stringato (74 minuti) dramma domestico dalle venature thriller cui avrebbe giovato una maggiore ambiguità psicologica, dal momento che viene chiarito fin da subito come la moglie sia davvero sincera nelle sue premure e vittima della delirante gelosia del marito. Questo se non altro consente allo spettatore di immedesimarsi più facilmente nella protagonista (oltretutto Loretta Young è molto brava) in quella seconda parte in cui gli eventi sembrano precipitare. Peccato che poi l'espediente utilizzato per far concludere il tutto al meglio appaia abbastanza pretestuoso.