Non sono molte le serie televisive incentrate sul mondo del camionisti; forse perché la loro vita, fatta di estenuanti viaggi, non è che sia così seducente per l’assonnato pubblico in pantofole e plaid sulle spalle degli sceneggiati. Tutto è ovviato, in fase di sceneggiatura, dalle rocambolesche (e talvolta improbabili) situazioni escogitate in ogni episodio. Ritmo altalenate e attori (a parte Leroy) ai più sconosciuti non hanno certo lasciato molta traccia. Un prodotto "di consumo" al tempo e oggi destinato ai nostalgici.
Tonino Valerii HA DIRETTO ANCHE...
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Dalle dune del Sahara dell’ottava puntata i nostri eroi si spostano più giù, nel cuore dell’Africa nera, dove per trasportare un carico rimarranno intrappolati tra le micidiali fauci della foresta e le sue mille insidie. Anche in questo caso, come il precedente, l’improbabilità della situazione la fa da padrona ed è dunque facile farsi trasportare da un divertito senso di irrealtà (la facilità dei protagonisti nello sbrogliare le problematiche è fantastica!). In questa puntata si ha la conferma, qualora ce ne fosse bisogno, del richiamo ai più noti “Bud e Terence” di Franco e Vanni.
Dopo la parentesi nell’Africa nera del nono episodio i due assi ritornano nel Sahara, dove in maniera fortuita dovranno trasportare un misterioso carico attraversando il deserto e le sue insidie (tra cui il terrificante vento “ghibli” e varie vicissitudini da far perdere le staffe anche a Rambo… ma non a Franco e Vanni!). Siamo ancora nell’ordine dell’improbabile, ma l’insieme degli eventi si fa serrato e avvincente. Da segnalare una piccola parte anche per la bella Isabel Russinova.
Diciamo subito: la vicenda appare eccessivamente stucchevole e senza nerbo tanta la sciatteria delle situazioni concepite in fase di sceneggiatura. I due assi trasportano stavolta un carico di polli verso l’Ungheria e, su quella maledetta strada, ne capiteranno di tutti i colori; a partire da un rapinatore (Giulio Scarpati) che vuol salire sul tir di Franco e Vanni, subito seguito da una bella zingarella (Antonella Fattori) che si innamora di lui e si vogliono sposare... dopo due minuti! Situazioni rocambolesche e “circensi” fino alla fine, senza che queste creino ilarità ne tanto meno interesse. Decisamente mediocre.
Interessantissimo lo special del Markus, approfondendo una serie più unica che rara, sul "camionismo".
Io ne vidi pochi episodi e (quasi) mi appassionai. Ora, dopo la lettura dei cadeaux markusiani, mi è tornato l'appetito...
Mco ebbe a dire: Interessantissimo lo special del Markus, approfondendo una serie più unica che rara, sul "camionismo".
Io ne vidi pochi episodi e (quasi) mi appassionai. Ora, dopo la lettura dei cadeaux markusiani, mi è tornato l'appetito...
Grazie Mco, mi fa piacere che hai gradito. Per me è stata una sorta di rassegna estiva (forse vedrò qualcosa ancora). Devo dire che tutto sommato mi sento di consigliarne la visione, che ovviamente è nel totale disimpegno (cosa che tra l'altro vado carcerando, dopo una giornata di lavoro). Se hai bisogno fammi sapere che ti faccio avere le puntate.
Ep. 12 L'uomo dal turbante rosso (regia di Tonino Valerii)
Il famoso quadro di Jan van Eyck è il perno centrale della vicenda, che vede come protagonista assoluta un’anziana signora che di professione dipinge i cosiddetti falsi d’autore (Ingeborg Prinz). Bella puntata, particolarmente lunga (un’ora e mezza), con intrighi e suspense, un po’ di romanticismo nostalgico e un’eleganza di forma che Valerii ha saputo donare (anche in virtù dell’ambientazione a Locarno, nella Svizzera italiana). Fu l’episodio cosiddetto “pilota” della serie, quello che si mostra agli addetti ai lavori che poi lo vagliano per il prosieguo (cosa che avvenne, anche se questo venne poi trasmesso per ultimo). Da segnalare la presenza di Ugo Bologna e Camillo Milli.
Markus ebbe a dire: Mco ebbe a dire: Interessantissimo lo special del Markus, approfondendo una serie più unica che rara, sul "camionismo".
Io ne vidi pochi episodi e (quasi) mi appassionai. Ora, dopo la lettura dei cadeaux markusiani, mi è tornato l'appetito...
Grazie Mco, mi fa piacere che hai gradito. Per me è stata una sorta di rassegna estiva (forse vedrò qualcosa ancora). Devo dire che tutto sommato mi sento di consigliarne la visione, che ovviamente è nel totale disimpegno (cosa che tra l'altro vado carcerando, dopo una giornata di lavoro). Se hai bisogno fammi sapere che ti faccio avere le puntate.
Sei sempre squisitamente gentile. Grazie mille Markus.