Scusa, me lo presti tuo marito? - Film (1964)

Scusa, me lo presti tuo marito?
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Titolo originale: Good Neighbor Sam
Anno: 1964
Genere: commedia (colore)
Note: Aka "Scusa me lo presti tuo marito". Soggetto da un racconto di Jack Finney.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/03/15 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 5/03/15 13:59 - 12622 commenti

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Janet, fresca di divorzio, scopre che potrà ottenere una grossa eredità solo presentandosi con un marito al fianco. Chiede allora ad un'amica di "prestargli" il suo, ma la faccenda si complica quando ritorna in campo anche l'ex... Tipica commedia del periodo, sia per la morale più disinvolta per quanto solo in apparenza, sia per la presenza di una diva straniera in cerca di fama hollywoodiana: qui è Romy Schneider ad affiancare Lemmon, l'anno seguente sarà il turno di Virna Lisi. Anche se la sceneggiatura gestisce con non troppa fantasia il gioco degli equivoci, il cast rende il film potabile.

Pessoa 6/02/19 03:52 - 2476 commenti

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Commedia sofisticata che parte da uno spunto piuttosto utilizzato dal cinema svolto con ordine da Swift, molto abile nel tenere i tempi filmici a un ritmo abbastanza elevato. La sceneggiatura, che non demerita, risente forse troppo della formazione televisiva di Greenbaum e verso il finale comincia a perdere qualche colpo complice la mancanza di idee. Ottima la prova del cast con Lemmon che garantisce risate anche quando non parla e le due protagoniste femminili che non sbagliano praticamente nulla. Consigliato soprattutto a chi ama il genere.
MEMORABILE: La scultura in giardino, degna delle "sculture in movimento" di Dalì.

Paulaster 22/12/22 18:03 - 4389 commenti

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Agente pubblicitario si finge il marito della vicina di casa per ottenere un'eredità. Commedia degli equivoci che almeno nella prima parte offre anche spunti sociologici e di costume. Gli spunti si riducono man mano nei passaggi da una casa all'altra e le tinteggiature finali debordano dal clima leggero. Lemmon si spegne di conseguenza, tanto che la famosa eredità esce dai radar e si rimane con un classico lieto fine. La Schneider è fresca ma in scena ha bisogno di appoggio.
MEMORABILE: Il periscopio del camioncino dell’investigatore privato; La prostituta verniciata.

Il ferrini 4/01/24 01:05 - 2345 commenti

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Swift ci riprova, sempre con Lemmon e stavolta va ancora meglio. Merito senz'altro di una storia più originale ma anche di una Schneider favolosa, perfetta compagna di gag. La trama è semplice ma stimolante; per ottenere un'eredità milionaria lei deve dimostrarsi sposata, ma ha divorziato da poco e quindi prende in prestito il marito dell'amica. Lui però sta lavorando come pubblicitario per un magnate ultraconservatore che se scoprisse lo scambio di partner manderebbe tutto all'aria. Le acrobazie per far funzionare entrambe le cose sono spassose e dal ritmo serrato. Si sorride.

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