[11.02] Poirot: macabro quiz - Film (2008)

L’ambientazione è di quelle feconde: un collegio femminile. Peccato che il risultato sia riuscito solo a metà, probabilmente a causa della commistione tra thriller e spionaggio. Per questo motivo l’intreccio riesce ad avvincere solo a tratti, proprio nelle parti che si svolgono tra le pareti del gineceo. Diversi delitti, furti, rapimenti: ci sarebbe di che divertirsi, ma alla fine la pancia non è completamente piena. La soluzione finale è abbastanza lineare e per fortuna poco lambiccata.

Un episodio gradevole per la ricchezza e la varietà dei personaggi. Non solo "gialla", la trama è arricchita da elementi spionistici. Il ritmo è buono, così come la prova degli attori. Ovviamente su tutti spicca l'interprete dell'investigatore Poirot, il bravissimo David Suchet. Godibile.

Episodio insignificante, che non brilla sicuramente per l'originalità della trama né per la rapidità dello svolgimento. L'ambientazione nel collegio femminile è ben resa ma mal sfruttata dalla sceneggiatura, che tra l'altro cambia alcuni degli snodi principali del romanzo. Suchet sempre all'altezza ma anche il resto del cast, con alcune facce particolarmente indovinate.

L'ambientazione del collegio femminile è l'occasione giusta per aumentare il numero di misteri e di sospetti. La sceneggiatura, tuttavia, non sviluppa in pieno le potenzialità offerte, restando in bilico fra giallo e spionaggio senza osare troppo, anche se la suspense non manca e il dipanamento del mistero è soddisfacente. Suchet, ottimo come sempre, ha modo di confrontarsi con un cast quasi tutto al femminile, con risultati interessanti.

Poirot, dopo aver tenuto il discorso di inaugurazione dell'anno scolastico in un prestigioso college femminile, è invitato dalla Direttrice a rimanervi ospite per qualche giorno. Mossa incauta, dato che è noto come la presenza dell'investigatore attiri gli assassini come mosche... Episodio abbastanza gustoso per la commistione di elementi (spionaggio, furto di gioielli, segreti inconfessaili, rapimenti e gelosie), con uno scioglimento classico della vicenda in cui i nodi vengono portati al pettine dal "pinguino" (così lo definisce una allieva impertinente), con sfoggio di abilità oratoria.

Trasporre in film un romanzo della Christie come "Macabro quiz" non era cosa facile. Ma il risultato finale funziona solo a metà. Oltre alle numerose semplificazioni rispetto alla complessità della trama originale, il difetto maggiore però è proprio Poirot: non per l’interpretazione di Suchet (più che impeccabile), ma per il fatto che questa storia si caratterizzava per il fatto che l’investigatore compariva verso la seconda metà della storia; farlo apparire subito provoca un notevole sbilanciamento. Di buono c’è che la componente cupa è ben resa, i personaggi ben approfonditi.

Se nel romanzo di Agatha Christie Poirot faceva la sua apparizione solamente nell'ultima parte, qui lo troviamo in scena fin dall'inizio. Non è, ovviamente, l'unica semplificazione rispetto alla pagina scritta, ma la storia è comunque piacevole e abbastanza complessa: già l'ambientazione nel collegio femminile è intrigante di suo, se poi ci aggiungiamo risvolti spionistici tra ragazze rapite, gioielli rubati, ricatti e gli immancabili omicidi, ecco che abbiamo un bell'impianto thriller, magari con un colpevole meno imprevedibile rispetto ad altre occasioni (o forse no).