Una vacanza nella splendida Ischia: due mogli tra vacanza lavoro e relax... con passione! Gennaro Capatosta (Peppino De Filippo), procacciatore d'affari... per se stesso. Sono gli ingredienti salienti della comicità di questo film. Alcune comiche stile "Ridolini" si innescano tra le battute del film, come le invenzioni impossibili di Marco Ferrari (Tony Renis). Nota positiva e ineguagliabile, Didi Perego. Per finire il simpaticissimo spogliarello di Ric e Gian per la prima volta (come da titoli di testa) sullo schermo!
Se ad Ischia il sole splende ancora alto, la commedia balneare italiana volge invece all’occaso e rimastica tutti i suoi luoghi comuni su tresche, truffe, gallismo e turiste straniere per risputarli sotto forma di gag atone e frammentarie dall’istantaneo effetto barbiturico. A poco o nulla servono il ricco cast di illustri comici presieduto da un Peppino De Filippo comprensibilmente demotivato e l’esordio della coppia Ric e Gian, che giunge a calarsi le braghe improvvisando uno spettacolo di spogliarello per donne sole.
Una copia (venuta male) di tanti film vacanzieri precedenti: non si ride praticamente mai, nonostante il cast illustre dove però tutti offrono il minimo. Il migliore è Peppino De Filippo, ma nemmeno lui sembra impegnarsi tanto (e gli tocca la storia più volgare) mentre Walter Chiari è una presenza famosa quanto inutile. Sprecatissimi poi comprimari come Caprioli o Ric e Gian, quando è la sceneggiatura che fa pena. Unica curiosità: vedere Infanti giovanissimo.
Film estivo balneare sul finire del filone (siamo nel 1966) con grandi attori (De Filippo, Caprioli, Perego), alcuni in forma altri non utilizzati benissimo. Il film è diretto con ritmo ed è abbastanza divertente e piacevole, buono il comparto femminile. Terrificanti le gag iniziali di Ric e Gian (quella accelerata è atroce), poi si va un po' meglio...
Si tratta della tipica commedia balneare, basata sui soliti intrighi amorosi, ma questa volta mal supportata dagli attori prestigiosi che vi fanno parte. Chiari è sottotono nonché imbrigliato in un ruolo non calzante per lui, mentre i piccoli siparietti di Ric e Gian sono imbarazzanti. Si salvano il "maestro" De Filippo, il panorama di Ischia e le presenze femminili (Chanel e la Marandi su tutte).
Classica commedia stile "vacanze estive" Anni Sessanta, sulla scia delle tante altre contemporanee, che servivano soprattutto a propagandare le bellezze marittime italiche. Per il resto poco e niente, con una comicità impacciata e "pochadesca". Un cast di nomi eccellenti che pure poco possono fare per alzare un po' il livello. Ric e Gian sono stucchevoli... per fortuna nel prosieguo della loro carriera sono migliorati.
Storielle di mare, che sotto il sole di Ischia e la macchia mediterranea deturpata dagli hotel esclusivi s'intrecciano con ritmo vertiginoso tra sentimentalismi, canzonette, un po’ di spirito sagace, la solita tedesca con un amore italiano da raccontare e gli inevitabili equivoci. Ennesimo vacanziero/balneare che non aggiunge nulla di nuovo al genere allora spremuto all'inverosimile se non la novità del duo Ric & Gian al debutto (non fanno ridere neanche per sbaglio). Dialoghi a tratti logorroici.
Il film Vacanze a Ischia aveva il dato il la alla prolifica stagione dei “cineombrelloni” coeva del boom economico mentre questo film, sempre ambientato ad Ischia, ne è, dopo dieci anni, la mediocre conclusione. Episodi intrecciati con una cadenza veloce, ritmo serrato, sintesi rappresentativa fulminante; il problema è che siamo al riciclo dei fondi di magazzino, alla rifrittura nell’olio vecchio degli avanzi di sceneggiatura. Peppino De Filippo recita in un episodio di cattivo gusto, Walter Chiari fa il solito latin lover, Tony Renis tenta di cantare, Ric e Gian deludono.
Un film sorprendente per molti motivi. Ad esempio è una delle prime volte in cui si parla della contrapposizione tra militanti del PCI e "cinesi" (le scritte fatte da Ric e Gian), tema tipico di quegli anni per Bellocchio ed altri. Poi c'è uno spogliarello maschile. E c'è una straordinaria presa in giro delle doti amatorie di Walter Chiari. Insomma, tante belle sorprese. E anche Peppino non se la cava male, come parodia dei latin lovers.
MEMORABILE: I militanti del PCI scoprono le scritte e inseguono i sedicenti maoisti.
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DiscussioneDusso • 22/05/12 22:35 Archivista in seconda - 1832 interventi
X Rambo90 guarda che non è la Antonelli la fidanzata di Infanti in questo film ma Evi Marandi! La Antonelli non è in questo film
Zender ebbe a dire: Ma ci assomigliano un po', Dusso?
La Marandi e la Antonelli assomigliano a Zender e a Dusso????
Mai accorto...
DiscussioneZender • 23/05/12 19:04 Capo scrivano - 47813 interventi
No no, io parlavo di Infanti: è Dusso con la barba e qualche anno in più. Io assomiglio un po' alla Antonelli, sì, ma solo di profilo effettivamente, ho esagerato.