Vuoti a rendere - Film (2009)

Un anziano professore decide di lasciare la scuola dove insegna perché non riesce più a comunicare con i suoi giovani studenti; dopo varie ricerche diventerà responsabile del ritiro delle bottiglie vuote in un supermercato, riuscirà a crearsi un nuovo entusiasmante microcosmo. Amore, sessualità, amicizia non hanno età: l'uomo continua a essere vivo fin quando continuerà a sognare. Bel film anche se a volte un po' lento, spesso fa sorridere e riflettere; dialoghi e attori all'altezza.

Insegnante anziano si licenzia, ma insofferente all'inattività si dà da fare per lavorare altrove. Deliziosa commedia sulla condizione della terza età, vista con garbato umorismo per mettere in luce la verve fisica e psicologica degli anziani contro ogni luogo comune sui vecchi derelitti. Il lavoro, l'amore, il confronto con la famiglia e con i tempi nuovi ed estranei della modernità vengono trattati con intelligenza e simpatia. Un film leggero sì, ma piacevole e meritevole.

Per certi versi mi ha ricordato il Pranzo di ferragosto anche se non ne eguaglia la delicatezza e originalità. Ambientato in una Praga più verace del solito. Qui chi non vuole rinunciare al tempo che fu è un ex professore (un bravo Zdenek Sverak) che si inventa prima pony express, poi magazziniere in un supermercato. Questo non gli toglie sapore alla vita, anzi, il nostro eroe non rinuncia nemmeno a ricorrenti fantasie erotiche. A rompergli le scatole arriverà l'automazione.

Bel film diretto dal regista ceco Ian Sverak (ed interpretato dal padre di lui, Zdenek Sverak). L'opera affronta con garbo ma in maniera piuttosto incisiva e realistica la difficile condizione dell'anziano, tra inabilità fisiche e lavorative ma poca voglia di rassegnazione, anzi con desideri e tentativi di rimettersi in gioco ancora intatti. Da questo punto di vista, stridente e ben reso è l'atteggiamento contrastante (almeno per gran parte del film) dei due coniugi protagonisti. Ottima la prova del cast. Finale poetico e sorprendente.