Dove è stato girato Bambola - Film (1996)

L’acquapark nel quale Settimio (Bandera) uccide Ugo (Iuorio) durante una colluttazione per motivi di gelosia era in realtà un solo e semplice scivolo collocato all'interno dello stabilimento balneare Bagno Dorian, situato in Via Spiaggia 19 a Lido degli Estensi (Comacchio, Ferrara). Lo stabilimento balneare è ancora aperto, ma oggi lo scivolo è stato rimosso.




Qui riconosciamo gli edifici che si vedono alle spalle dello scivolo:



Girandoci possiamo quindi vedere l'ingresso al Dorian:

Il carcere nel quale viene rinchiuso Settimio (Bandera) dopo l’uccisione di Ugo (Iuorio) ha doppia natura.

INGRESSO
L’ingresso si trova in Via della Peschiera a Comacchio (Ferrara) e da accesso al cortile sul retro di Palazzo Bellini. L'inquadratura, così come la foto di oggi, è ripresa dal Trepponti, il monumento-simbolo della cittadina romagnola:




CORTILE E INTERNI:
Cortile e interni sono, invece, quelli del carcere di Regina Coeli di Roma. Quello del fotogramma è l’unico braccio che incrocia in quella maniera la torretta centrale.

La casa sulla palafitta (con annessa trattoria), nella quale abitano Bambola (Marini), la madre Greta (Ekberg) e il fratello Flavio (Dionisi), location principale del film, si trova in Strada Foce a Comacchio (Ferrara).

Cominciamo con l’individuare una delle due casupole che compongono l’abitazione:



L’altra casupola, con vista sul ponte che collega Strada Foce a Comacchio (visibile sullo sfondo) e, sotto, un primo piano di oggi sulla casa:




Qui una visuale più ampia che ci offre la conferma sulla location:

La chiatta sulla quale si nasconde Bambola (Marini) dopo essere scappata di casa per sfuggire alla furia di Furio (Perugorría) si trova pure in Strada Foce a Comacchio (Ferrara), a circa mezzo chilometro dall'abitazione di Bambola.




Qui vediamo le palafitte accanto:




Infine ecco una mappa che ci mostra il tutto dall'alto:

Il prato dove Bambola (Marini) e Furio (Perugorría) avranno il loro primo rapporto sessuale dopo l'uscita dell'uomo dal carcere si trova nelle valli di Comacchio (FE), davanti a questo caratteristico rudere, che altri non è che la casa costruita da Giuliano Montaldo per L'Agnese va a morire nel 1976 e sfruttata lo stesso anno anche come sfondo in La casa dalle finestre che ridono (1976), da cui prendiamo il fotogramma più sotto. Grazie a Mauro per fotogramma e descrizione. Lo stesso prato venne utilizzato anche in Mal'aria.




Nel 2008, quando andai a scattare foto per le ultime location mancanti del film di Avati, la casa (non reale quindi, ma costruita asppositamente per il film di Montaldo) era già ridotta così:



Nel paragrafo 9 di questo mio vecchio speciale era già spiegato tutto. Ormai della casa rimane poco o niente, giusto qualche muro, come si vede nella foto qui sotto... Quando crollerà definitivamente?

Ottimo, grazie Mauro!