Buiomega71 • 15/08/13 10:11
Consigliere - 27127 interventi WESTERNALIA: L'ESTATE SELVAGGIA DELLO SPAGHETTI WESTERN
Davvero sorprendente questo "spaghetti western" che per desolazione, abbruttimento dell'essere umano, sole cocente e "notti bianche", paesini spettrali immersi nel nulla e nella polvere, lo fanno sembrare quasi un "post-atomico" (geniale il finale, con Anthony che si ripara dietro i carrelli da miniera, e Frank Wolff le spara con la mitragliatrice)
L'inizio e molto simile a quello di
Matalo!, dove le godibilissime e orecchiabili sonorità di Benedetto Ghiglia coprono le quasi apocalittiche immagini, di Anthony a cavallo che arriva nel surreale e allucinato paesello, e non si proferisce parola per parecchi minuti
Lo script e minimale ("lo straniero" si mette in combutta con il villain messicano di Frank Wolff per fregare l'oro all'esercito degli Stati Uniti. Ma il secondo fotte il primo, e lo "straniero", dopo essere stato ben bene mazzulato, si vendica a suon di doppietta a pallettoni, sparando pure alle spalle), ma l'atmosfera quasi allucinata e l'ottima regia di Vanzi, tengono alta la tensione per tutto il film.
Film che si svolge quasi unicamente nel paese messicano, tra pestaggi, agguati, sparatorie e massacri
Le coordinate leoniane vengono rispettate, anche se "lo straniero" di Tony Anthony (che assomiglia un pò a William Petersen, con quella faccia un pò così) e uno degli anti-eroi più originali e carismatici dell'intero panorama dello "spaghetti western" (da antologia, a questo proposito, quando pestato per bene dalla banda di Wolff, non si regge nemmeno a cavallo, e gira per metà film con un occhio pesto, e mi tornava alla mente il Jack Nicholson di
Chinatown con cerotto sul naso)
L'Aguila di Frank Wolff anticipa il Mapachi del
Mucchio Selvaggio (e non solo per la mitragliatrice), mentre la crudelissima, e in odor di lesbo, Gia Sandri, e una virago con taglio di capelli alla maschiaccio, che frusta Anthony con ardor (cultissima, poi, la sua brutta fine per mano dello stesso Anthony), non disdegna belle ragazze messicane e anticipa la "pantera nera" che affiancava Christopher Conelly in
Django 2 Il Grande Ritorno
C'è poi una sequenza che mi ha riportato alla mente il
Salò pasoliniano, quando al banchetto nel covo di Wolff, uno dei suoi sgherri, tra sguaiate risate, fà lo sgambetto a una ragazza che li serviva a tavola
Vanzi, che sorprendentemente gira all'americana con tempi e ritmi davvero degni di nota (basti vedere la sparatoria al buio), non lesina crudeltà: il massacro dei soldati (con gli sgherri di Wolff travestiti da monatti), l'affogamento di un prete nelle fontana, la donna presa a calci in pancia e il suo bambino minacciato con coltellaccio a serra manico da Wolff:"
E un peccato dovertelo ammazzare!", il pestaggio di Anthony.
Non vorrei dire, ma sospetto che George Miller prima di girare
Interceptor, ma anche Walter Hill, se lo siano visto più di una volta, visto che negli States (e non solo) e una specie di cult movie (e a ragione).
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 1/05/13
Bullseye2
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