Buiomega71 • 24/08/12 10:12
Consigliere - 27145 interventi L'ESTATE FRANCESE IN NERO
Grottesco, cinico (forse troppo), crudele, beffardo, grandguignolesco girotondo infernale di squallore, avidità e miserie umane.
Francis Girod (qui al suo primo film) non ha peli sullo stomaco, si dimostra regista raffinato e caustico, con una vena acida e feroce alla Bunuel, dove non risparmia corpi sciolti nell'acido in vasche da bagno alla
Buio omega, terribili pistolettate in faccia, tremende schioppettate, ragazze tubercolotiche prossime alla morte, vecchi rincoglioniti più di là che di quà, vomito, sangue rappreso, e poi soldi, tanti soldi, lordi di morte.
Aiutato dalla splendida fotografia di Andrèas Winding, dalle scenografie liberty pre-argentiane e fuestiane, dai costumi e da un impeccabile ricostruzione d'epoca, Girod ammicca alla risata nera, anzi nerissima, dove la morte sogghigna a denti stretti, non si ha pietà per nessuno e il politicamente corretto resta fuori dalla porta.
Il trio "infernale" composto da un luciferino, erotomane, quanto affascinante Michel Piccoli, coadiuvato dalle due sorelle crucche Mascha Gonska e la divina Romy Schneider (mai calda e sensuale come in questo film) che : truffano vecchi prossimi a tirare le cuoia, uccidono, dissolvono nell'acido, imbrogliano, scopano fino al terribile finale, in una scena che non ci si aspetta e arriva come una fucilata.
Per certi versi ha un parente stretto,
Gran Bollito, per via del grottesco e per mischiare umori mortiferi, laidi e tetragoni, con impennate nella commedia dell'assurdo da rasentare la follia.
Di culto assoluto: Romy Schneider imbrattata di sangue con il rimmel che le cola sulla faccia, Mascha Gonska che vomita sul tappeto, la fucilata a freddo a Andrèa Ferrèol dietro la finesta mentre la Gonska suona una melodia natalizia al pianoforte, il discioglimento dei corpi nell'acido solforico, Piccoli,con maschera antigas, che trasporta la "brodaglia" sanguinolenta su e giù dalle scale per seppelirla in giardino con l'aiuto della Gonska, il tutto sottolineato dalla marcetta morriconiana, il rapporto lesbo tra la Gonska e la tubercolotica Magali che ha i polmoni come "
due colabrodo", la Schneider che porta le sue scarpine dal decrepito calzolaio, la Schneider che chiama Piccoli con l'appellativo di :"
Francese tutto uccello", il crudele finale.
Giostra di orrori viscida e al contempo surreale. Quando la pochade si sposa con la cronaca nera e la commedia in costume con il macabro più insistito, tra sesso, risate liberatorie e sangue coagulato. Delizioso.
Buiomega71, Lucius, Daniela
Puppigallo, Daidae, Homesick, Nicola81