Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su Trio infernale - Film (1974)

DISCUSSIONE GENERALE

2 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 24/08/12 10:12
    Consigliere - 27145 interventi
    L'ESTATE FRANCESE IN NERO

    Grottesco, cinico (forse troppo), crudele, beffardo, grandguignolesco girotondo infernale di squallore, avidità e miserie umane.

    Francis Girod (qui al suo primo film) non ha peli sullo stomaco, si dimostra regista raffinato e caustico, con una vena acida e feroce alla Bunuel, dove non risparmia corpi sciolti nell'acido in vasche da bagno alla Buio omega, terribili pistolettate in faccia, tremende schioppettate, ragazze tubercolotiche prossime alla morte, vecchi rincoglioniti più di là che di quà, vomito, sangue rappreso, e poi soldi, tanti soldi, lordi di morte.

    Aiutato dalla splendida fotografia di Andrèas Winding, dalle scenografie liberty pre-argentiane e fuestiane, dai costumi e da un impeccabile ricostruzione d'epoca, Girod ammicca alla risata nera, anzi nerissima, dove la morte sogghigna a denti stretti, non si ha pietà per nessuno e il politicamente corretto resta fuori dalla porta.

    Il trio "infernale" composto da un luciferino, erotomane, quanto affascinante Michel Piccoli, coadiuvato dalle due sorelle crucche Mascha Gonska e la divina Romy Schneider (mai calda e sensuale come in questo film) che : truffano vecchi prossimi a tirare le cuoia, uccidono, dissolvono nell'acido, imbrogliano, scopano fino al terribile finale, in una scena che non ci si aspetta e arriva come una fucilata.

    Per certi versi ha un parente stretto, Gran Bollito, per via del grottesco e per mischiare umori mortiferi, laidi e tetragoni, con impennate nella commedia dell'assurdo da rasentare la follia.

    Di culto assoluto: Romy Schneider imbrattata di sangue con il rimmel che le cola sulla faccia, Mascha Gonska che vomita sul tappeto, la fucilata a freddo a Andrèa Ferrèol dietro la finesta mentre la Gonska suona una melodia natalizia al pianoforte, il discioglimento dei corpi nell'acido solforico, Piccoli,con maschera antigas, che trasporta la "brodaglia" sanguinolenta su e giù dalle scale per seppelirla in giardino con l'aiuto della Gonska, il tutto sottolineato dalla marcetta morriconiana, il rapporto lesbo tra la Gonska e la tubercolotica Magali che ha i polmoni come "due colabrodo", la Schneider che porta le sue scarpine dal decrepito calzolaio, la Schneider che chiama Piccoli con l'appellativo di :"Francese tutto uccello", il crudele finale.

    Giostra di orrori viscida e al contempo surreale. Quando la pochade si sposa con la cronaca nera e la commedia in costume con il macabro più insistito, tra sesso, risate liberatorie e sangue coagulato. Delizioso.
    Ultima modifica: 24/08/12 12:37 da Buiomega71
  • Daniela • 16/09/18 17:04
    Gran Burattinaio - 5945 interventi
    SEMI-SPOILER

    Il ruolo di Andrea Ferréol è breve ma importante: è la donna ricca che viene assassinata insieme al suo amante. I due cadaveri vengono poi posti in una vasca da bagno e sciolti nell'acido.
    La sequenza, posta nella prima metà del film, della svestizione e "deposizione" nella vasca del corpo di Ferréol, acquista una particolare crudezza anche per la presenza del suo nudo integrale.

    In questa parte, il film replica con esattezza quanto realmente avvenuto: i due corpi furono temuti a mollo nell'acido fino alla riduzione in una poltiglia che venne poi dispersa nella campagna circostante.
    Fu proprio questa modalità di eliminazione dei cadaveri a suscitare il maggior raccapriccio nell'opinione pubblica, spingendo la corte a condannare a morte di Sarrejani.

    Il film però non segue la parabola del suo protagonista, modificando il finale in senso beffardo.
    Ultima modifica: 16/09/18 22:16 da Daniela