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Discussioni su The mark - Il segno della vendetta - Film (2003)

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Buiomega71 • 20/08/25 10:36
    Consigliere - 27513 interventi
    Rassegna estiva:
    Indipendentia-Il lato o
    scuro del cinema italiano 

    Se ne legge peste e corna un pò ovunque, effettivamente i difetti son parecchi (la sceneggiatura ha momenti imbarazzanti,  la ragazza marziale zen/tarantiniana armata di katana è imbarazzante, il look della fantasmatica Serena è davvero improponibile e totalmente inutile il backstage mostrato sfacciatamente durante i titoli di coda), ma al netto il sottoscritto ha visto di molto peggio.

    Per Equizzi non è un problema l'horror modaiolo dell'epoca alla The ring, perché riesce nell'intento di metterci una buona dose di perversione non indifferente (la professoressa che si fa praticare un cunninlingus dalla sua studentessa, per poi venire ricattata, il brutale stupro stile Ultimo treno coi giovani ricchi, viziati e debosciati modellati sulla Casa sperduta nel parco, la cieca ferocia femminea dell'accanirsi sulla povera Serena facendole sbattere violentemente la testa a terra), qualche idea (il tragico passato rivissuto da Mark nella villa abbandonata in modalità margheritiana) e pregevoli tocchi di crudeltà grottesca (una testa mozzata usata per giocarci), nonchè le aggressioni all'Arancia meccanica (soprattutto l'omaggio smaccato sull'uccisione del barbone, che vira in seppia, ma il contenuto della bottiglia rimane di un rosso vivo, come se Equizzi volesse tributare il Rusty coppoliano, e che inconsapevolmente anticipa La notte del giudizio e i suoi derivati, con la gang dei tre teppisti mascherati) , personaggi curiosamente azzeccati (la misteriosa rollergirl di andersoniana memoria), l'onestà intellettuale di ambientare la storia di fantasmi vendicativi a Roma, senza spacciarla per chissà quale e ridicolmente farlocca città americana e un finale poco consolatorio e circolare.

    Poi va da sè che alcune cafone derive pulp sono tremende e lo script prende meandri assurdi (il ragazzo cinese chiamato Berserk, come il personaggio del manga di Kentaro Miura-tutta da ridere la sua entrara , a pistola spianata, per sparare alla "vittima" designata-, non si capisce bene perchè mostrare Mark come un bravo ragazzo quando massacra barboni e si diletta a brutali spedizioni punitive, tutta la risibile e delirante parte nel rintracciare "gola profonda" e la criminalità organizzata per avere informazioni su Serena Cursi, Mark che diventà papà e alcune battute stupidissime : "Puoi tornare a spacciare i dvd piratati").

    Ma Equizzi ha un certo talento figurativo (le riprese acquose che deformano il volto di Serena, Serena sull'altalena nel parchetto, l'inquietante figura femminile in nero in chiesa e che sale le scale del grande parco, la testa mozzata gettata via) e il filmetto tiene comunque botta senza annoiare troppo.

    E nel marasma asfittico degli spiriti vendicativi giapponesi, almeno quello di Serena, anche se vendicato, non riposerà mai in pace, in un limbo eterno che non fa alcuna differenza tra il bene e il male.
    Ultima modifica: 20/08/25 10:43 da Buiomega71