Daniela • 6/10/17 09:41
Gran Burattinaio - 5946 interventiRagazzi, vi è mai capitato di restare a fissare i titoli di coda di un film senza riuscire a capire se avete appena visto una boiata pazzesca oppure un'opera di raffinata poesia?
A me è successo ieri sera dopo la visione di questo stranissimo "A Ghost Story". Visto "al buio", ossia senza aver letto recensioni, fidandomi della presenza di Casey Affleck.
Ora, Affleck è sempre presente ma si vede e si sente pochissimo: giusto le scene iniziali e qualche breve flashback.
Per il resto della pellicola si aggira muto interamente coperto da un lenzuolo bianco, interagendo sporadicamente con l'ambiente circostante alla maniera con cui fanno i fantasmi: porte che cigolano, luci che sberluccicano, stoviglie che cadono per terra... gli manca solo di trascinare una lunga catena e poi siamo a posto, quanto ad iconografia classica.
Nelle prime sequenze, sembra che sia incapace di lasciare la donna amata, che poi sarebbe quella seccarola di Rooney Mara (non stupitevi se uso questo epiteto per le attrici particolarmente magroline, la mia è solo un'invidia pazzesca).
Poi però lei si trasferisce altrove, mentre il fantasma di lui resta nella casa...
Quel che segue a volte mi ha mosso al riso (da cosa si può capire il sesso di un fantasma? dal fatto che il tessuto del lenzuolo è a fiorellini se il defunto era femmina) ma più spesso mi ha messo un grande tristezza.
Certo una delle pellicola più deprimenti che abbia visto negli ultimi anni.
Anche una delle più spiazzanti, difficili da valutare, e per questo sarei particolarmente curiosa di leggere i vostri pareri in proposito.
Ultima modifica: 12/03/18 22:43 da
Daniela
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