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Discussioni su Questa libertà di avere... le ali bagnate - Film (1971)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/12/20 DAL BENEMERITO FAUNO
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
    Fauno
  • Non male, dopotutto:
    Marcolino1, Geppo
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    B. Legnani, Panza
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Myvincent, Ronax, Schramm

DISCUSSIONE GENERALE

5 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Fauno • 1/01/21 00:24
    Formatore stagisti - 2772 interventi
    Dovevo per forza lanciare la bomba sul filo della sirena. Non è stato così facile, ma ce l'ho fatta. Il commento non si addentra troppo nei meandri del film proprio perchè lo si può interpretare in molte maniere, tutte comunque accettabili, fino a considerarlo simile a due matti che si chiedono:
    "Dove vai?"  "Al cinema"  "Cosa vai a vedere?" "Quo vadis" "Cosa vuol dire?" "Dove vai?" "Al cinema" ...

    Ma alla fin fine è un film sull'incoerenza, che dimostra come alla fin fine le ali bagnate sono una scusa, che chiunque ha la vitaccia che si merita, perchè se non si hanno coerenza e volontà non c'è ala di turbogetto che tenga... o si resta nei confini chei ci si è creati o ci si schianta al suolo. Quindi direi che è più anti che pro-sessantottino...e soprattutto anti-supercazzole...

    La Torosh non la si distingue, ma mi sa che la Mancini, non accreditata, la si veda eccome. Sembrerebbe esserci anche Bruna Beani. L'impronta polselliana la si sente, anche se non ci si spinge alle protratte stravaganze euforiche tipica del Maestro. C'è molta eleganza e tantissima raffinatezza estetica, sia negli abiti femminili che nella splendida e sontuosa villa...

    Mentre la Benussi gioca più il ruolo della bella che viene sconfitta dalle scelte sbagliate, la Calderoni è una perfida e furba approfittatrice, e si supera quando è talmente brilla da dire di preferire salire anzichè scendere le scale per paura dei capogiri, in quanto la sua scelta determinerà il tragico epilogo.

    Fra i film ai quali poterlo riallacciare o quantomeno collegare, ricordo senz'altro La verità secondo Satana, Lo strano ricatto di una ragazza perbene e Perversione-Diario di un assassina.

    Se non altro abbiamo terminato in bellezza un anno scalognato come quello appena trascorso ;-) ;-)



  • B. Legnani • 1/01/21 00:28
    Pianificazione e progetti - 15274 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Dovevo per forza lanciare la bomba sul filo della sirena. Non è stato così facile, ma ce l'ho fatta. Il commento non si addentra troppo nei meandri del film proprio perchè lo si può interpretare in molte maniere, tutte comunque accettabili, fino a considerarlo simile a due matti che si chiedono:
    "Dove vai?"  "Al cinema"  "Cosa vai a vedere?" "Quo vadis" "Cosa vuol dire?" "Dove vai?" "Al cinema" ...

    Ma alla fin fine è un film sull'incoerenza, che dimostra come alla fin fine le ali bagnate sono una scusa, che chiunque ha la vitaccia che si merita, perchè se non si hanno coerenza e volontà non c'è ala di turbogetto che tenga... o si resta nei confini chei ci si è creati o ci si schianta al suolo. Quindi direi che è più anti che pro-sessantottino...e soprattutto anti-supercazzole...

    La Torosh non la si distingue, ma mi sa che la Mancini, non accreditata, la si veda eccome. Sembrerebbe esserci anche Bruna Beani. L'impronta polselliana la si sente, anche se non ci si spinge alle protratte stravaganze euforiche tipica del Maestro. C'è molta eleganza e tantissima raffinatezza estetica, sia negli abiti femminili che nella splendida e sontuosa villa...

    Mentre la Benussi gioca più il ruolo della bella che viene sconfitta dalle scelte sbagliate, la Calderoni è una perfida e furba approfittatrice, e si supera quando è talmente brilla da dire di preferire salire anzichè scendere le scale per paura dei capogiri, in quanto la sua scelta determinerà il tragico epilogo.

    Fra i film ai quali poterlo riallacciare o quantomeno collegare, ricordo senz'altro La verità secondo Satana, Lo strano ricatto di una ragazza perbene e Perversione-Diario di un assassina.

    Se non altro abbiamo terminato in bellezza un anno scalognato come quello appena trascorso ;-) ;-)




    Questo è un grande recupero. Davvero.
    Applausi.
    Poi, magari, avremo pareri divergenti, ma ciò non toglie che l'inserimento sia da encomio incondizionato.
  • Fauno • 1/01/21 18:47
    Formatore stagisti - 2772 interventi
    Per completezza incollo qui il mio primo commento, che, in accordo con la Direzione, ho preferito cambiare perchè era troppo divagatorio. In effetti se parlavo in prima persona plurale era solo perchè farlo alla terza persona mi avrebbe portato via molto più spazi e non ci sarei stato dentro, solo che a quel punto l'assieme del discorso poteva sembrare più una mia filosofia personale o addirittura una lezione di morale più che un commento cinematografico. Lungi dalle mie intenzioni.
    E' però vero che condivido spassionatamente quanto espresso dal regista nel film, e scorgo più che mai attuali gli atteggiamenti assolutamente deleteri di questi personaggi, specialmente, ahinoi!, nel mondo della politica.

    Ecco quindi il mio commento di ieri:

    L'inizio con voce fuoricampo sembra il non-sense più totale, ma alla fine sarà fin troppo chiaro a che cosa si riferiva. Il punto fondamentale, che salta fuori a più riprese e in quasi tutti i personaggi, è proprio quello delle ali bagnate, con le quali è impossibile volare. Ebbene, le ali non si bagnano da sole, le bagniamo noi allorché rimaniamo con tante belle idee e tanti bei principi che non fanno una piega salvo poi farcela sotto al momento diconcretizzarli o finalizzarli. Fare i matti è fantastico, ma se matti non siamo il farlo è un lusso non alla nostra portata.
    Ultima modifica: 1/01/21 18:49 da Fauno
  • Schramm • 9/01/22 18:26
    Scrivano - 7838 interventi
    ...ah, la bellezza-fortuna di aver visto un telecinema casereccio rovinatissimo e sballonzolante che sembra venire dagli scantinati degli anni 30 tutto - specie nel quarto d'ora final e- macchie di rorschach, cadute di fotogrammi, metri di pellicola semibruciata, pastellate alterazioni cromatiche tra il verde il rosé il giallo ittero e il magenta, fuori quadro e fuori fuoco continui, un ciclico ronzio da calabrone che fa fare ipnotico saliscendi all'audio e strapponi con personaggi che scompaiono e riappaiono spostati di qualche metro. dà quel che di lisergico a un plot che è un salmo responsoriale di pura farneticazione e a dialoghi che paiono venire da tristan tzara con 39 e mezzo di febbre. peccato che polselli abbia abdicato registicamente (ma la mano nel folle incipit è indubbiamente sua e lasciava presagire tanto di superdelirio fotonico alla verità secondo satana) e che santini opti per un composto taglio visivo che lo ingessa, rendendolo raffermo e tedioso.

    cosa sarebbe stato un passaggio tv locale d'epoca con annesse interruzioni pubblicitarie non meno deliranti!! (vero, mco?!)
  • Fauno • 10/01/22 12:04
    Formatore stagisti - 2772 interventi
    Sarebbe stata semplicemente una proiezione alla boia, perchè interrompere un film simile è un crimine contro l'umanità. Ed è proprio l'inizio delirante che non ti farebbe mai più staccare fino a che non te ne fai una ragione...chiaro che lo puoi trovare noioso per una caterva di motivi, ma i messaggi e le componenti ci sono tutte...