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Discussioni su Oldboy - Film (2003)

DISCUSSIONE GENERALE

45 post
  • Galbo • 18/04/12 18:31
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Daniela ebbe a dire:


    Onore al merito al protagonista Choi Min-sik che, per girare la scena se l'è pappato davvero, pur essendo vegetariano.


    che schifo !
  • Daniela • 6/03/14 18:57
    Gran Burattinaio - 5940 interventi
    Grande notizia per i fans del cinema orientale, questa la conferma:
    http://www.linkinmovies.it/eventi-notizie/la-star-choi-min-sik-ospite-al-florence-korea-film-fest-2014



    Pare che il grande attore abbia dichiarato: "Chi è nei paraggi e non viene a vedermi, sa cosa l'aspetta"
    Ultima modifica: 6/03/14 19:09 da Daniela
  • Cotola • 10/09/19 23:13
    Consigliere avanzato - 3911 interventi
    Nel suo commento Daniela ebbe a dire:

    Vorrei non averlo visto per poterlo rivedere ancora come la prima volta.

    Prendo spunto da un pezzo del tuo commento Daniela...per dire che l'ho rivisto oggi al cinema, nell'ambito di una rassegna sul regista (suppongo vista l'uscita, finalmente, di Mademoiselle). Ebbene, pur essendo passati quasi tre lustri da quando lo vidi la prima volta (anche in quel caso sul grande schermo) mi sono emozionato come se fosse una prima visione e ciò vuol dire che, per me, è un capolavoro. Non ha perso un milligrammo della sua bellezza e della sua forza emotiva. L'incipit è bastato a riaprire i cassetti della mia memoria cinematografica: mi sono lasciato travolgere da un flusso di emozioni intense.

    Ora riscriverò pure la recensione, che secondo me non rende giustizia al film, alzando il voto a 5 pallini.

    Tra l'altro anche per me il film è stato l'apripista al cinema coreano. Già solo per questo meriterebbe un monumento.
  • Daniela • 10/09/19 23:53
    Gran Burattinaio - 5940 interventi
    x Cotola

    Anche io l'ho rivisto più volte, quando uscì il DVD i figlioli me lo regalarono per il mio compleanno , ed è sempre emozionante anche se ne conosco le sequenze una per una - se per questo, era bastata la prima visione per stamparle in testa per sempre.

    Però, la prima volta non si è trattato solo della visione di un bellissimo film: è stato come la scoperta di un tesoro inaspettato e questo ha raddoppiato il piacere.
    Questo perché anche per me è stato un film apripista, la porta aperta su un mondo, quello del cinema sud coreano, di cui fino ad allora non conoscevo nulla e che negli anni seguenti mi ha regalato tante altre emozioni.
    Questo naturalmente allora non lo potevo sapere ma è stato come se lo intuissi: difficilmente un frutto del genere nasce su un terreno arido.
  • Buiomega71 • 23/09/24 10:53
    Consigliere - 27244 interventi
    Meno cupo, viscerale, crudele, feroce, spietato e nichilista di Mr. Vendetta, e molto più patinato e con un'animo meno "orientaleggiante" per compiacere anche il pubblico occidentale, Oldboy frena il pessimismo cosmico che contraddistingueva il primo capitolo della "trilogia della vendetta" (vedi, per esempio, il sottaciuto happy end, dove , al contrario, Mr. Vendetta non risparmiava niente e nessuno) per una narrazione più classica e molto meno "dolorosa".

    Una vendetta più macchinosa e machiavellica rispetto a quella di "pancia" di Mr. Vendetta (discutibile tutta la faccenda dell'ipnosi) e per certi versi (o scelte narrative) le ho preferito il remake di Spike Lee (vuoi anche per l'immediata empatia con il personaggio di Josh Brolin), che non dico sia migliore, anche perchè la regia di Park Chan-Wook (in questo caso specifico) è nettamente superiore a quella del regista di Jungle fever.

    Al di là del colpo di scena che già sapevo, appunto dopo aver visto il remake e non aver letto il manga, Wook non rinuncia a stoccate nel grottesco (il polipo divorato vivo, la formica antropomorfa in metropolitana nelle visioni di Mido che fa parecchio Guillermo Del Toro), lascia la poetica della violenza o fuori campo o in campo lungo (i denti estirpati con la penna del martello, il tirapiedi "marziale" sparato in testa, la lingua mozzata con la forbice, il suicidio in ascensore) e almeno un momento un pò tamarro da action anni 90 come la lotta videoludica in piano sequenza (realizzata molto meglio, questo sì, da Spike Lee).

    Ancora scorci di una Seul degradata e personaggi "amorali" dove viene meno la distinzione tra buoni e cattivi, ma meno incisivi e disperati che in Mr. Vendetta

    Senza ombra di dubbio Park Chan Wook è un autore immenso e anche quì regala tocchi registici di assoluta e immaginifica estasi che valgono, da soli, la visione del film. Su tutti il flashback virato vintage dell'incesto fratello/sorella con sapori acri e morbosità dallamaniane (le fotografie, le mutandine abbassate, il reggiseno sfilato, lo specchio per vedere meglio il bacio passionale sul seno, la caduta sul parapetto della diga).

    Nonchè di svolte assolutamente geniali (l'operazione al cuore con pacemaker "suicida") e tutta la travolgente parte finale dello svelamento del diabolico piano (la vendetta non è la reclusione, ma la sua liberazione dopo 15 anni) con la scatola infiocchettata e l'album di famiglia da sfogliare con orrore, le umiliazioni che ne conseguono (Daesu che si mette a fare il cane), l'automutilazione della favella e la disperazione edipica.

    Pre finale sulle nevi montuose un pò tirato per le lunghe e francamente evitabile, con fumosità del "doppio io" sotto ipnosi alquanto inutili e stucchevoli dal look fightclubesco (Daesu di fronte al finestrone in pezzi del palazzo).

    Potentissima la soundtrack e le meraviglie della fotografia di Hwang Jo-hyung.

    Un buon film certamente, che si segue con attenzione, che dona momenti di gran cinema (anche se con qualche sviolinata imperfetta che ne abbassa il potenziale), ma dannatamente e particolarmente sopravvalutato.
    Ultima modifica: 23/09/24 14:31 da B. Legnani