Gest, figurati se proprio io faccio un discorso da snob! Forse mi sono espresso male:
non nego la componente sociale e culturale, affermo solo che non la reputo parte fondamentale.
Didda23 ebbe a dire: Gest, figurati se proprio io faccio un discorso da snob! Forse mi sono espresso male:
non nego la componente sociale e culturale, affermo solo che non la reputo parte fondamentale.
Se parliamo di un horror girato di sana pianta, anch'io non ritengo questi elementi fondamentali (difatti per me un gotico puro come La maschera del demonio è sullo stesso piano di un horror "sociale" come La notte dei morti viventi), però quando si tratta di remake il discorso che faccio è diverso, e tiene conto anche del ponte che viene gettato tra vecchio e nuovo.
Ma è un punto di giudizio personale, sia chiaro.
Zender • 16/06/12 09:40 Capo scrivano - 48897 interventi
Gestarsh99 ebbe a dire: Due percorsi agli antipodi tra i due autori: superficiale semplificazione in discesa per Nispel, attenta ricodifica ascendente per Aja. Sì, cerchiamo magari anche di sottolineare che tra i cannibali di Hooper e quelli di Craven corre un abisso, quindi era mooolto più facile il lavoro di Aja, che si confrontava con un film minore. Nispel si metteva al cospetto di un colosso e sapeva bene a cosa sarebbe andato incontro. Ha deciso di cambiare radicalmente approccio e ne ha tratto un film diverso, nuovo, potente, visivamente straordinario, lavoratissimo anche nel parziale recupero della fotografia settantiana. Ma ora è anche inutile che ne parli, visto che dieci anni son passati da quando lo vidi al cinema (prima di riguardare un film faccio passare sempre molti molti anni). Quindi scatenatevi pure contro Nispel, di difenderlo ad oltranza non me ne viene nulla.
Zender ebbe a dire: Gestarsh99 ebbe a dire: Due percorsi agli antipodi tra i due autori: superficiale semplificazione in discesa per Nispel, attenta ricodifica ascendente per Aja. Sì, cerchiamo magari anche di sottolineare che tra i cannibali di Hooper e quelli di Craven corre un abisso, quindi era mooolto più facile il lavoro di Aja, che si confrontava con un film minore. Nispel si metteva al cospetto di un colosso e sapeva bene a cosa sarebbe andato incontro. Ha deciso di cambiare radicalmente approccio e ne ha tratto un film diverso, nuovo, potente, visivamente straordinario, lavoratissimo anche nel parziale recupero della fotografia settantiana. Ma ora è anche inutile che ne parli, visto che dieci anni son passati da quando lo vidi al cinema (prima di riguardare un film faccio passare sempre molti molti anni). Quindi scatenatevi pure contro Nispel, di difenderlo ad oltranza non me ne viene nulla.
Non è il discorso di scatenarsi contro Nispel, il dato di fatto e che come film a sè potrebbe anche funzionare, ma fallisce in pieno a voler cambiar le carte in tavola e come remake non è un granchè.
Bellissimo il primo tempo, ma toppa clamorosamente nel secondo...
Sull'astio mio personale contro Nispel vorrei però chiarire ben bene una cosa: il fatto che si sia messo con la mia ex in un periodo per me difficilissimo non ha influito in alcun modo sul giudizio che ho maturato su di lui...
Sarebbe poco obiettivo da parte mia sfogarmi per questioni che esulano dal puro contesto filmico, prendendomela a morte con quel gran pez.. gran pezzo di pane di registucolo :D
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