Discussioni su My son, my son, what have ye done - Film (2009)

DISCUSSIONE GENERALE

13 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Capannelle • 21/09/11 14:51
    Scrivano - 3523 interventi
    Per gli amanti delle statistiche: 8 voti tutti uguali, neanche Moccia o Kubrick ci riescono
  • Didda23 • 21/09/11 15:01
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Grazie della segnalazione Capannelle.Da attneto osservatore avevo già notato questa univoca valutazione.
    A me piacciono molto sia Herzog che Lynch quindi aspetterò a vederlo...Spero che qualcuno prima di me possa spezzare questa tendenza...
  • Pigro • 25/06/12 21:40
    Consigliere - 1661 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Grazie della segnalazione Capannelle.Da attneto osservatore avevo già notato questa univoca valutazione.
    A me piacciono molto sia Herzog che Lynch quindi aspetterò a vederlo...Spero che qualcuno prima di me possa spezzare questa tendenza...


    Macché: confermo anch'io. L'unico voto possibile per un film come questo è quello della mediocrità, cioè 2 pallini. Domani inserisco il mio commento e aggiungo il mio doppio pallino, incrementando l'unanimità del giudizio.
  • Didda23 • 25/06/12 22:10
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Un mio amico extra davinotti l'ha definito un capolavoro. Strano, ho il dvd prima o poi me lo vedo
  • Rebis • 26/06/12 13:42
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Guarda Didda, aspettati niente e forse ci troverai qualcosa. Se parti dai nomi chiamati in causa la delusione è certa...
  • Didda23 • 2/07/12 23:18
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    A dir poco straordinario. Era da un bel po che non mi appassionavo così. Almeno 4 pallini . Ora scappo, domani spiegherò meglio il mio entusiasmo!
  • Gestarsh99 • 3/07/12 00:43
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Didda, Didda, what have ye done :D
  • Daniela • 3/07/12 08:33
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    A dir poco straordinario. Era da un bel po che non mi appassionavo così. Almeno 4 pallini . Ora scappo, domani spiegherò meglio il mio entusiasmo!

    Certo che in questi giorni il sole picchia forte sui capini indifesi di certi davinottiani....
    ;oP

    PS: Udo, ma ad uno che ha problemi di rapporti con la mamma gli vai a far interpretare il ruolo di Oreste nell'"Elettra" di Sofocle? bah!
  • Rebis • 3/07/12 11:08
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Forse che mi hai preso alla lettera e ti aspettavi il valore assoluto di zero?
  • Didda23 • 4/07/12 11:10
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Herzog compie un autentico miracolo, condensando in soli 90 minuti, la risposta ad ogni trappola che la nostra psiche ricrea per tentare di spiegare ciò che in realtà è inspiegabile e che dobbiamo accettare come assioma.

    La costruzione narrativa formata da diversi piani tenta di mostrare i diversi approcci utilizzati: infatti passa con disinvoltura da quello psicologico a quello sociologico per finire con quello naturale.
    Si assiste ad una profonda allegoria sul senso ultimo delle cose e il finale, nella propria semplicità, riscalda il cuore ed esalta ogni cellula cerebrale.
    Geniale la trasformazione da poliziotto a psicologo di Dafoe.

    Spoiler

    L'assenza dei due ostaggi è il punto focale dell'opera in quanto simboleggia il percorso tortuoso che la nostra mente compie inevitabilmente quando nella realtà la spiegazione ad ogni fenomeno è sempre quella più semplice.

    Fine Spoiler

    Esiste una totale identità di pensiero fra ciò che credo io e ciò che Herzog vuole dire.

    Illuminante e consapevole. Perfetto!
  • Rebis • 4/07/12 12:45
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Io non discuto la teoria e le ambizioni del progetto, ma è il tono ad essermi parso greve, forzatamente estroso, ancorato ad uno stile fiaccamente autoreferenziale... Però sono contento che a qualcuno sia piaciuto, perché una collaborazione tra Lynch ad Herzog non capita così spesso...
    Ultima modifica: 4/07/12 13:25 da Rebis
  • Pigro • 4/07/12 20:01
    Consigliere - 1661 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Esiste una totale identità di pensiero fra ciò che credo io e ciò che Herzog vuole dire.

    Didda, sono assolutamente ammirato dalla tua analisi. Mi sembra un esercizio raffinato che avrebbe meritato ben altro film... Nel senso che Herzog dovrebbe farti un monumento per essere tu riuscito a trovare un senso così complesso e profondo in questa paccottiglia.
    Ciò su cui dissento è la frase che ho ripreso qui sopra: secondo me Herzog manco sapeva che stava facendo, e quindi non esiste un'identità di pensiero. Semmai sei tu che hai un pensiero che Herzog non ha. D'altra parte (ma è la mia opinione) Wenders è totalmente schizofrenico nei suoi film: o splendidi o insostenibili, senza mezze misure. Quando sa seguire un pensiero (spesso altrui), è un maestro. Quando segue quel che gli frulla in capo, è ai limiti dell'inguardabile (ovviamente facendo la tara a una buona tecnica e abilità registica, ça va sans dire...), e dimostra di non saper neanche lui quel che vuol dire. Ecco: lui qui ha annaspato, e tu ci hai trovato una strada che manco lui sapeva che ci fosse...
    Ultima modifica: 4/07/12 21:26 da Didda23
  • Pigro • 4/07/12 21:26
    Consigliere - 1661 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Ti modifico Wenders in Herzog...

    Ah ah, buffissimo questo mio lapsus!!! E comunque non è affatto casuale, perché penso lo stesso sia di Wenders che di Herzog. In effetti, una ragione c'è per cui ho fatto questo errore: e cioè che ho visto da poco un film di Wenders che mi ha irritato parecchio dopo altri bellissimi. Idem per Herzog: film terribili alternati a meraviglie... Per questo, pur conoscendo bene a mente fredda le loro differenze, a caldo li ho sovrapposti.
    Dev'essere l'aria tedesca degli anni '70: quelli venuti fuori in quel periodo sono tutti altalenanti. Perfino Fassbinder, che pure - secondo me - è il migliore fra i tre (perché il più lucido nelle sue analisi e il meno arrogante nei suoi esiti, e poi perché subordina il pensiero al cinema, cioè usa il pensiero per fare cinema, mentre Herzog e Wenders fanno il contrario: usano il cinema per esprimere un pensiero... e si sente), perfino Fassbinder, dicevo, nella sua bulimia creativa era piuttosto discontinuo. Sì, dev'essere proprio la cupa aria tedesca degli anni '70...
    (e comunque, posso rigirarla quanto voglio, ma il lapsus è davvero clamoroso!)