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Il regista de La rossa maschera del terrore torna qui all'horror dopo parecchi anni di assenza con un titolo che predilige un approccio drammatico e intimista. Per l'occasione Hessler si ispira ad un testo di Richard Adams (The Girl in a Swing).
Io non lo definirei un horror in senso stretto. Ci sono elementi inquietanti, questo sì, ma horror propio no. E più un "fantasy" romantico attraversato da venature inquietanti. Molto curioso e originale, senza alcun dubbio.
Buiomega71, Nicola81