Particolarissimo e eccentrico fantasy di un "masters of horror" del cinema inglese dei gloriosi anni 70. Una onirica e densa storia d'amore, che occupa buona parte del film, per poi virare su alcuni aspetti thrilling, un pizzico di horror e il finale totalmente nel fantasy, ma con spruzzi angoscianti e inquietanti. Non si sa bene, almeno io non l'ho capito, da dove venga realmente Meg Tilly: sicuramente figlia del mare; forse una sirena senza la coda a pesce? Ottime atmosfere e inquietudine che non molla mai la presa. Molto curioso.
Da un romanzo di Richard Adams, una love story contaminata da elementi mistery che diventano sempre più stringenti sino a un epilogo davvero angosciante. Nelle fasi strettamente sentimentali Hessler non sempre riesce a evitare una certa stucchevolezza, ma memore dei suoi trascorsi nel genere horror costruisce una bel clima di tensione ricorrendo a pochi e semplici elementi. Frazer è credibile nei panni dell'uomo qualunque travolto da un amore inaspettato, ma a catalizzare la scena è una Meg Tilly alla sua migliore interpretazione e che si concede con una certa generosità...
MEMORABILE: Gli ultimi venti minuti.
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Il regista de La rossa maschera del terrore torna qui all'horror dopo parecchi anni di assenza con un titolo che predilige un approccio drammatico e intimista. Per l'occasione Hessler si ispira ad un testo di Richard Adams (The Girl in a Swing).
Io non lo definirei un horror in senso stretto. Ci sono elementi inquietanti, questo sì, ma horror propio no. E più un "fantasy" romantico attraversato da venature inquietanti. Molto curioso e originale, senza alcun dubbio.