Discussioni su Kreuzweg - Le stazioni della fede - Film (2014)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/11/15 DAL BENEMERITO DANIELA
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  • Grande esempio di cinema:
    Daniela
  • Davvero notevole!:
    Cinecologo, Paulaster
  • Quello che si dice un buon film:
    Deepred89, Giacomovie
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Kinodrop

DISCUSSIONE GENERALE

8 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Daniela • 5/11/15 13:57
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Da vedere - molto curiosa di leggere i vostri commenti, soprattutto riguardo l'epilogo, di difficile interpretazione, almeno per quanto mi riguarda dato che per il 95% del film precedente invece non erano stati possibili dubbi sul significato della pellicola...
    Comunque, interpretazione a parte, credo che sulla tecnica ci sia poco da discutere: apparentemente molto "fredda" nel suo rigore (camera quasi sempre fissa, montaggio assente, tempo reale per ogni sequenza) ma durante la visione estremamente coinvolgente - cavolo, se veniva voglia di entrare nello schermo!
  • Cotola • 5/11/15 14:49
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Ottima notizia, Daniela. Questo me lo ero segnato e avrei voluto vederlo al cinema ma è uscito in pochissime sale (temo anche per la tematica, visto che siamo in Italia).
    Visto che gli hai dato **** il recupero diventa
    obbligatorio e per giunta, si spera, in tempi brevi.
  • Didda23 • 5/11/15 14:58
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    MI accodo a Cotola. Gran bella benemeritata!
  • Galbo • 5/11/15 17:26
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Mi incuriosisce assai....
  • Rebis • 5/11/15 18:21
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Mannaggia questo lo avevo puntato ma qui a Bologna non è ancora uscito... Tirano arie hanekiane o sbaglio?
  • Daniela • 5/11/15 20:28
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Rebis, a mio parere le somiglianze sono più formali che sostanziali: in Haneke c'è una vena di sadismo che qui non ho ritrovato, anche se vengono rappresentate torture/storture morali che si traducono in oppressione fisica. Ma non posso soffermarmi oltre per non spoilerare....

    Per quanto riguarda la scarsa circolazione in Italia, se motivata con la tematica religiosa può essere solo frutto di particolare miopia: il fanatismo cattolico rappresentato è quello lefebriano, intollerante verso qualsiasi altra forma di religione, cattolicesimo postconciliare compreso, e nel film sono presenti anche personaggi che vivono la loro fede con maggiore serenità ed equilibrio rispetto a quanto non fa la protagonista e la sua famiglia.
    Ultima modifica: 5/11/15 20:37 da Daniela
  • Cinecologo • 13/10/20 21:46
    Galoppino - 30 interventi
    Per rispondere a Daniela sulle sue perplessità relative al finale, e credo che ella si riferisca al momento in cui, morendo Maria, il fratellino pronuncia le prime parole. Ebbene io credo che nelle intenzioni del regista potesse esserci certo una critica, anche feroce (per quanto algida), a certe istituzioni religiose particolarmente ortodosse; ma non già al tema della fede in sé che, come ho scritto nel commento al film, appare qui affine alla concezione che si trova nella filosofia di S. Kierkegaard: ossia una relazione del tutto intima in cui l'individuo si trova - privo di strumenti esegetici e comodi sostegni che la comunità può offrire per tramite delle istituzioni che pone in essere - in rapporto diretto con l'Idea che egli riconosce come determinante la propria esistenza; relazione questa per il quale il regista pare invece avere profondo rispetto, tanto da ritenerla - iperbolicamente, se vogliamo - capace di "compiere miracoli"
  • Daniela • 13/10/20 22:44
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Cinecologo ebbe a dire:
     l'Idea che egli riconosce come determinante la propria esistenza; relazione questa per il quale il regista pare invece avere profondo rispetto, tanto da ritenerla - iperbolicamente, se vogliamo - capace di "compiere miracoli"
    Contenta che tu abbia apprezzato il film - lo ricordo oggi come se l'avessi visto pochi giorni fa, a conferma di quanto mi ha coinvolto e fatto incavolare (eufemismo).
    Credo anche che la tua sia molto probabilmente l'interpretazione più vicina alle intenzioni del regista. Questo non toglie però questa stessa interpretazioni mi lasci perplessa in quanto rende obiettivamente "salvifico" un sacrificio frutto di una concezione aberrante della fede.
    Per questo preferisco interpretare il "miracolo" come un avvertimento didascalico in senso positivo: attenzione! la razionalità non può pretendere di spiegare tutto, a meno di non porsi come una fede opposta ma non meno assolutistica,