Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
Gugly • 21/06/08 11:16 Archivista in seconda - 4712 interventi
Approfitto di questo spazio per qualche altra riflessione: a mio modesto parere, il paragone con la versione cinematografica di Rappeneau, che pure rappresenta l'altro mio approccio al personaggio, non è proponibile, per il semplice motivo che lì si tratta di una riduzione cinematografica che tutto quel che comporta ( rimaneggiamenti e contrazione della trama), mentre qui è la rappresentazione desunta dal testo dell'autore ( mi pare integrale, confrontando la messa in scena con il testo); l'unico motivo di perplessità che avanzo concerne la decisione di avvalersi solo parzialmente della celeberrima traduzione in versi e rime di Mario Giobbe, e di utilizzare per il resto dialoghi in prosa. Per me l'azione ne esce rallentata, mentre versi e rime tengono lo spettatore più avvinto e lo " costringono" a correre con le battute.
Zender • 21/06/08 15:45 Capo scrivano - 49041 interventi
In effetti anch'io avrei scelto quella in versi. Sa molto più di Cyrano.
Il Dandi
Gugly, Galbo