Buiomega71 • 10/06/17 09:51
Consigliere - 27174 interventiSi cerca quasi sempre il film "nascosto" o l'opera "extrema", quando, a volte, sotto gli occhi, ci capitano dei gioiellini e non ce ne accorgiamo nemmeno
E il caso, almeno per quanto mi riguarda, di questo
Curve, cover assai anonima e finito direttamente tra i cestoni dgli straight to video
In realtà una piccola sorpresina (anche se il nome di Softley faceva già drizzare le orecchie), dove il regista dell'indimenticabile
The Skeleton Key si riconferma sopraffino autore di genere
Un intro puramente on the road tra le strade e i canyon del Colorado, l'incontro con un ragazzo prestante e gentile, l'uscita (volontaria) di strada, il burrone, il manuale della sopravvivenza (può ricordare
Wrecked, ma siamo spanne sopra) e un finale che sfocia nell'horror, tra casette in legno, torture alla sparachiodi, furenti lotte corpo a corpo, compleanni di sangue e tagliole giustiziere.
Un thriller on the road che si trasforma in un feroce e crudele "survivor movie", con la bravissima (e tosta) Julianne Hough intrappolata nel suo jeepone capottato e con una gamba incastrata in balia di formiche e ratti, costretta a bere la sua urina , circondata da una natura ostile e dalle visite periodiche del suo aguzzino, che la umilia con domande riguardanti le sue esperienze sessuali e le propone soluzioni crudeli come il finale di
Interceptor (il seghetto, la gamba da autoamputarsi per liberarsi).
Si vede che dietro c'è il regista di
The Skeleton Key (atmosfere paludose e plumbee verso la fine durante la proverbiale pioggia torrenziale) e la tensione avvinghia per tutti gli 80' minuti scarsi, regalando fibrillazione e coinvolgimento emotivo fino alla resa dei conti finale nella casetta, tra ragazze incaprettate a letto, sceriffi usati come bersaglio per le sparachodi, furenti lotte craveniane, cadaveri tutti intorno ad un tavolo per un ipotetica festa di compleanno (di sangue) e una chiusa beffarda piuttosto cattivella (tutto ciò potrà anche risultare convenzionale, ma diretto coi controcosi e spargendo piena suspence)
La Hough si sobbarca sadismi e passa le pene dell'inferno del più duro manuale di sopravvivenza, svicerando e mangiando (arrostendole) interiora di ratti, in balia di eventi esterni fino al diluvio universale...
Bellissima la soundtrack con pezzi come
Viaje feliz (profetica a suo modo),
Listen to your heart e
Less than love , ottima la fotografia di Brad Shield e piuttosto viscido e bastardello il maniaco di Teddy Sears che delira su discorsi di fato e destino
Per il sottoscritto una piacevole scoperta e uno dei thriller (o survivor) più ficcanti visti quest'anno
Tra i produttori esecutivi figura Jaume Collet-Serra
Nel bel mezzo di una normale e tranquilla conversazione in auto tra Mallory (la Hough) e il gentile (all'apparenza) autostoppista/soccoritore, all'improvviso, lui, sbotta con un : "
Ho il cazzo troppo grosso per infilartelo nella tua bocca"
Buiomega71
Gestarsh99
Herrkinski, Daniela, Il ferrini, Anthonyvm
Kinodrop