Cotola • 14/07/09 20:58
Consigliere avanzato - 3845 interventi Incredibile! Tarabas mi ha "tolto le parole dalla tastiera" ;-)
In effetti anche secondo il mio parere i due libri partono da presupposti diversi e di conseguenza è normale che lo siano anche i film.
Ne "Il giorno della civetta" la rappresentazione
mafiosa è più diretta così come pure la "lotta"
ad essa (non per nulla ad opporvisi vi è un carabiniere e cioè un uomo di stato).
Ne "A ciascuno il suo" si rappresenta non tanto
il fenomeno mafioso quanto la mentalità ad essa sottesa che come detto da Tarabas e da Sciascia
non è propria, purtroppo, solo degli uomini d'onore.
Io preferisco, sia dal punto di vista letterario
che cinematografico, "A ciascuno il suo" di cui amo soprattutto il personaggio di Laurana (per meritop di Volontè) che forse riecheggia (trattandosi sempre di "creatura" sciasciana) quello del fisico Majorana e lo splendido finale
che dice più di mille parole.
Tersilli, Gae89
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