Funesto • 23/12/10 19:12
Fotocopista - 1414 interventiInutile nasconderselo: con tutto il rispetto di Padre Pio che è stato suo malgrado coinvolto in quest'operazione (sarà stato felice?), il film è un'autentica perla trash, nonostante ambisca all'essere serio e doloroso. Come potevo risparmiarvi la mia lingua biforcuta su una tale buffonata in celluloide?
Un paio di cosine che a Gianfrotta devono esser sfuggite in sceneggiatura.
-Donatello entra nel casinò. Si guarda attorno spaesato perchè s'aspetta di trovarvi Sara, ma la ragazza (che sta a pochi passi da lui, il quale, da tonto, non si accorge della sua presenza) lo chiama dal corridoio e lo fa venire da lei. Mentre Sara accompagna il ragazzo dal camorrista, i due si scambiano varie battute durante il percorso. Probabilmente il locale è frequentato da metallari assatanati: il fracasso che creano i flipper e i biliardini (e capirai che fracasso!) è così forte da coprire completamente la voce di entrambi! Ma la cosa bella... è che nell'intero locale, a parte nella stanza al primo piano dove Don Franco riceve gli innamorati (dove ci sono varie persone che stanno TRANQUILLAMENTE pranzando), non c'è anima viva a giocare nel locale! Solo due signori alla cassa (che si premurano di parlare a bassa voce) e un tizio in piano americano che passeggia innocentemente fra dei tavoli deserti. Che tristezza...
-Da notare come i caffè che vengono ordinati dai clienti non arrivano praticamente mai. Don Franco ordina al barman tre caffè che praticamente, nel corso del colloquio tra i ragazzi e il boss, o non vengono serviti proprio o i due ragazzi si scordano di attendere che arrivino, ma per la miseria, quanto tempo ci vuole perchè ti facciano un caffè con la macchinetta del bar, che praticamente sforna un caffè in una decina di secondi? Ah, ma forse l'ordinazione del caffè è una frase in codice camorristico...
-Capisco che Donatello serve a far guadagnar soldi a Don Franco per "una nobile causa" e che quindi il ragazzo è visto con un occhio di riguardo dal capo, ma dove mai s'è visto un boss di camorra così accomodante nei confroni dei suoi sgherri? Ha quasi paura di Donatello, gli concede piena libertà di decisione se continuare a lavorare per il boss o andarsene per sempre, ad un certo punto permette pure che il ragazzo gli rinfacci l'attività sporca che fa, il boss lo tratta quasi come un figlio... ma se non lo conosce nemmeno! Bah! Un bullo di quartiere farebbe più paura...
-Come ottenere la grazia di un santo? Cantargli con una comitiva di bigotti una canzoncina a tema da festa di paese!
-Sarò squallido, ma... dopo essersi fatto la Profita nel letto, Donatello esce dalle coperte nudo, ma con le mutande addosso! La Profita è nuda, certo, lo si intuisce dal fatto che si mantiene il seno con le coperte, ma lui (lo si vede nel flashback, non nella narrazione al presente) cala dal letto già mezzo rivestito... Come diamine lo avranno fatto sotto le coperte?
-Quando Donatello e Sara devono darsi l'addio nel loro luogo preferito (il lungomare), nel corso delle inquadrature la Profita cambia completamente almeno due volte il vestito che porta da un'inquadratura all'altra!
-Dilemma che ormai si sono posti in molti: ma chi ca
zzo è la (lett.) gggggente che soffre e combatte quotidianamente pe la libbertà? Che fa per la libbertà questa gente, poi? A loro servono soldi, ecco il punto. Grazie all'aiuto di Donatello, ovviamente, i soldi tintinneranno numerosi...
-Un altro blooper non da poco l'ha segnalato l'utente
Disorder sotto i miei due post.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/09/09
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