Zombies in love

Il titolo italiano è un orrore, tutto il resto lo tallona alle calcagna: commediola zombesca dove i non morti (pochi e truccati come a Carnevale) tendono a scomparire dalla scena con il progredire dei minuti e dove la potenzialmente scoppiettante e svampita Deb diventa così irritante e ripetitivamente eccessiva da stimolare un aprioristico rifiuto nauseato. Sia paura che ilarità son affari di altri film, Ray Wise si aggira con assegno in mano; cercando con il lanternino forse si salvano l’idea e tre minuti al pub. Passare oltre.

Commedia sentimentale mescolata al tipico teen horror degli ultimi anni. Pur non aspettandosi chissà cosa da storie come questa, c'è sempre la speranza di passare una visione spensierata, dinamica e divertente, ma anche questa volta ci si ritrova davanti a un prodotto alquanto mediocre. Si tende a centrare il tutto sulla protagonista femminile, la classica ragazza un po' strana che potrebbe essere bellissima e intelligentissima, ma la retorica è tanta e troppo stantia. La parte finale movimenta un po' il tutto, per fortuna, con il classico lieto fine.