Seconda guerra mondiale: lei è belga, giovane e inesperta; lui è tedesco (occupante), scaltro e anziano. Entrambi amano la musica. Scoccherà, incredibilmente, la scintilla? Domanda retorica. Eppure il film - nonostante l'improbabilità, ma mica poi così tanto, della sceneggiatura - sa coinvolgere e trascinare con questa storia d'amore destinata ad un epilogo ineluttabile e non certo sorprendente. Chiaro che molti potranno storcere il naso dinanzi a tanto (folle?) sentimentalismo, ma magari altrettanti potranno gradire. Il risultato finale è più che accettabile.
Durante l'occupazione del Belgio, un comandante tedesco stabilisce la propria residenza nel castello di un'anziana contessa vedova che vi vive con la figlia. Complice l'amore per la musica, tra la ragazza e il maturo ufficiale scocca la scintilla... Melodramma ultra-sentimentale stecchevole sulla carta ma riscattato da due interpreti in parte: la dolcezza di Schell, sempre smarrita e sull'orlo delle lacrime, accoppiata con il severo volto da prussiano di ferro di Goring crea un contrasto che paradossalmente rende questo amore proibito struggente per quanto poco verosimile.
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CuriositàDaniela • 28/04/22 19:39 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Soggetto tratto dal romanzo "Je ne suis pas une héroïne" della scrittrice francese Noëlle Henry. Prodotto in Inghilterra, Il film sulla falsariga del romanzo ritraeva gli occupanti tedeschi in una maniera che venne considerata al momento dell'uscita nelle sale troppo comprensiva, suscitando molte polemiche.