Viburno rosso - Film (1974)

L'ultimo film di Suskin (e l'unico a colori del grande regista russo) racconta la storia di un ladro che, uscito di prigione, vorrebbe tornare a vivere in campagna ma è perseguitato dai suoi complici. Poesia pura, recitata in modo esemplare dal regista e da sua moglie, che interpretano per sottrazione i due personaggi principali. Sembra un po' la storia pasoliniana di Mamma Roma, anche se il contesto è cmpletamente diverso. E' stato il maggiore incasso in Russia degli anni Settanta.

Un uomo esce di prigione e sopravvive grazie alla poesia affidando se stesso a una contadina conosciuta tramite corrispondenza. I suoi occhi malinconici pare non abbiano consolazione e in più il passato ritorna a rinfacciargli il conto. Un film apparentemente semplice che racconta le contraddizioni della Russia di allora, con sentimenti e situazioni universali e senza tempo. Un affresco di grande presa narrativa che fu un enorme successo commerciale e che ancora oggi riesce ad emozionare.