Vendetta nella palude - Film (1988)

Girato ben 14 anni dopo, mantiene gli stessi registi del prototipo e ne ripropone alcuni personaggi, seppur con attori differenti. La storia cambia di poco, ma stavolta vengono eliminati del tutto gli elementi ironici ed avventurosi e si passa definitivamente al rape & revenge, con riferimenti ovvi a Non violentate Jennifer (pur senza raggiungerne minimamente l'impatto). Resta comunque un prodotto più che guardabile, abbastanza violento, con ottimi scenari naturali e qualche sequenza riuscita. Peccato per gli interpreti, due autentici cani.

Più che sequel quasi un remake del primo. Gli errori di sceneggiatura sono numerosi (nel precedente il protagonista era senza lingua e ora parla!), nonostante dei personaggi vengano ripresi. Un sequel decisamente inferiore, cui manca il fascino del predecessore. Dal punto di vista recitativo la situazione è tragica (mai visto un cast peggiore di questo) e anche l'ambientazione non ha più lo stesso effetto. Poco rape (pure fuori campo), revenge che comincia tardi (anche se creativo, vedi il sacco in testa). Insomma.

Passabile. Molto simile a Non violentate Jennifer e Vendetta nuda. Ha il pregio del cast, forse inespressivo ma davvero azzecato: una bella rossa dal fisico esplosivo (e naturale) e quattro attori fisicamente perfetti per il ruolo del villain. Le scene di violenza sono poche e non eccessive. Girato quasi interamente in una palude americana. Un'occhiata la merita.

Fiacco, tardivo e prescindibile contributo al filone “rape & revenge”, dato che il film scorre stagnante (come le acque nelle quali si svolge la vicenda), quasi senza sussulti e con poca originalità (salvo per un omicidio). Inoltre, la generale modestia attoriale, le psicologie elementari, i dialoghi demenziali e la regia piatta tolgono al tutto ogni mordente e spesso lo fanno virare verso la parodia involontaria.