Une chute du 5ème étage - Corto (1906)

La macchina fotografica precipita dallo studio del quinto piano e provoca vari incidenti. Molto bella la progressione in crescendo degli eventi, ma davvero estrosa è la trasformazione di un ignaro passante in una sorta di toro meccanico grazie alle gambe del cavalletto che si trasformano in lunghe corna. Insomma, il corto parte con una preparazione lenta, ma dalla caduta in poi è ricco di sorprese proprio gustose.

Puro slapstick! Invece di ricorrere ai suoi pregevoli "effetti speciali", qui Méliès utilizza le potenzialità insite in un oggetto: la macchina fotografica posta sul treppiedi e coperta dal drappo nero che, semplicemente rovesciandosi, diventa altro... un toro con le corna, che semina scompiglio in strada, allarmando persino uno zelante poliziotto. Grazioso, anche se preferisco il Méliès più "fantasy".

In uno studio fotografico, una distinta coppia sta per essere immortalata quando la macchina precipita in strada. Deliziosa comica meliesiana, in cui si apprezzano sia la buona ricostruzione ambientale sia il ritmo, con una perfetta successione degli eventi e una vera e propria escalation verso un vorticoso finale.

Nonostante la lenta partenza si assiste a un cortometraggio all'insegna del divertimento assoluto. Appena la macchina fotografica precipita giù dalla finestra comincia un parapiglia comico senza soluzione di continuità. Parapiglia che porterà a tutta una serie di situazioni paradossali. La lotta tra il poliziotto e il "mostro cornuto" è una scena geniale.

Due i punti forti di questo cortometraggio di Méliès. Nela prima parte (l' incontro fra il fotografo - con contorno di aiutante tonto - e i suoi clienti) quasi si sentono i dialoghi. Nella seconda la scena "da corrida" ha un piglio davvero buono, sia per ideazione sia per realizzazione. Davvero molto notevole: ***½